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Il processo contro i “pronomi sbagliati”

Lo Spectator racconta la storia della giornalista inglese indagata per avere violato i criteri gender

"E’ successo un’altra volta. Un’altra donna è accusata dalla polizia – e, potenzialmente, potrebbe andare in carcere – per avere scritto in rete di persone che cambiano sesso", scrive James Kirkup sullo Spectator. "Fino a qui non c’è niente di nuovo, però questa storia ha una particolarità. La donna è una giornalista, ed è indagata per ciò che ha scritto. Caroline Farrow, 44 anni, è sotto indagine dalla polizia del Surrey (una regione del sud dell’Inghilterra, ndt) per i tweet che ha pubblicato a proposito della figlia di Susie Green, la capa di Mermaids, una società di beneficenza che si occupa dei bambini transessuali. Farrow è un’opinionista ed esprime un punto di vista cattolico su molti temi, tra cui la famiglia e l’istruzione dei bambini. Molto spesso queste teorie vengono associate con la destra cristiana americana, ma non è così. I critici delle teorie del gender sono un fronte piuttosto eterogeneo: molti sono di sinistra, altri non hanno un chiaro orientamento politico".

 

"Farrow sostiene di essere indagata per non avere identificato il sesso del bambino, che è nato maschio ma si identifica come donna. La giornalista è formalmente accusata di ‘misgendering’ (ovvero identificare una persona per il sesso in cui sono nati, e non quello in cui si identificano). Farrow si è difesa lunedì scorso in televisione dicendo che ‘questa è una storia orwelliana ed è piuttosto paurosa. Non mi ricordo quello che ho detto, i miei tweet si cancellano dopo due settimane’".

 

"Susie Green ha una certa esperienza personale con i temi di cui si occupa. Uno dei suoi figli, Jackie Green, è stato descritto dalla Bbc come ‘il trans più giovane al mondo’. Jackie si identifica come una donna, ma è nato uomo e anni fa si chiamava Jack. Dopo dei trattamenti ormonali negli Stati uniti per ritardare la pubertà maschile, Jackie Green ha subìto un’operazione in Tailandia per cambiare sesso all’età di sedici anni".

 

"Alcuni transessuali si offendono per ogni riferimento alla loro identità precedente. Credono che il ‘deadnaming’ (usare il loro nome precedente) o il ‘misgendering’ siano offensivi. Farrow sostiene di essere sotto indagine per avere detto che Jackie Green ‘è il figlio’ di Susie Green. La madre ha confermato di essersi lamentata alla polizia perché Farrow è una giornalista ed esprime le sue idee attraverso una piattaforma pubblica. Green ha aggiunto ‘che ogni giorno mia figlia è ‘misgendered’ in rete’ ma la differenza, in questo caso, è che Farrow ha diffuso ‘dei messaggi sgradevoli e offensivi’. Inoltre, ha aggiunto Green, ‘dire che mia figlia era un maschio prima dell’operazione è completamente sbagliato e va contro la legge’. Molti dettagli del caso ancora non sono chiari – conclude James Kirkup – però il fatto chiave è il seguente: la polizia britannica sta indagando una giornalista per ciò che ha scritto".

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