Il Nobel e la Banca Centrale svedese, nido di liberisti

Redazione
Ospito questo commento del lettore (e amico) Vittorio Campanelli da Bruxelles: “Questo premio mi stupisce e mi rattrista. Deaton teorizza ‘la grande fuga' dalla povertà che però può riuscire solo a pochi. Egli stesso si pone come caso di successo. Questo Nobel gli consente di confermarsi. Egli si ba

    Ospito questo commento del lettore (e amico) Vittorio Campanelli da Bruxelles: “Questo premio mi stupisce e mi rattrista. Deaton teorizza ‘la grande fuga’ dalla povertà che però può riuscire solo a pochi. Egli stesso si pone come caso di successo. Questo Nobel gli consente di confermarsi. Egli si batte contro gli aiuti internazionali ai paesi poveri (‘uno spreco ed anche un incitamento alla corruzione’).
    Il premio suona come uno schiaffo al nuovo programma quindicinale dell’Onu per lo sviluppo dei paesi poveri. Bill Gates ebbe a dire che stimava molto Angus Deaton tranne sulla tesi degli aiuti internazionali.
    Ho letto tempo fa un commento del Prof. Paolo Palazzi, economista della Sapienza, secondo cui il Nobel per l’economia è selezionato dalla Banca Centrale svedese, nido di liberisti. Mi sembrava un’esagerazione”.

    Federico Rampini, sul suo blog
    “Estremo occidente” su Repubblica.it.
    A Estremo liberismo, Estremo occidente