PERCHÉ SAVERIO È A SANREMO

John Travolta costretto a fare il Ballo del Qua Qua a Sanremo è una violazione dei diritti umani

La seconda serata della 74esima edizione del Festival resterà nella storia della tv per l'imbarazzo palese dell'attore di "Grease" e "Pulp fiction". Il vero razzismo italiano è nei confronti degli americani

Saverio Raimondo

Inutile girarci attorno né commentare altro: la seconda serata della 74esima edizione del Festival di Sanremo resta e resterà nella memoria e storia della tv solo per l’ospitata di John Travolta, “travolto” e costretto da Amadeus e Fiorello a ballare il Ballo del Qua Qua nell’imbarazzo generale e in palese violazione dei diritti umani, per giunta nei confronti del cittadino di un paese alleato. Anni di atlantismo buttati nel cesso. Nella notte gli Usa hanno richiamato il loro ambasciatore. Ma poi tutto questo perché?

   

Travolta è un ospite di serie C, era già stato all’Ariston anni fa e non aveva funzionato, non si vede perché richiamarlo ancora. In generale, a Sanremo, chiunque sia il conduttore, gli ospiti stranieri vengono trattati sempre malissimo: l’Ariston peggio di un Cpt. Il vero razzismo italiano è nei confronti degli americani.

   

Travolta dal canto suo avrà accettato per soldi, ovvio; ma non abbastanza visto che non sorride mai. Proprio ieri una nuova direttiva Ue ha imposto che i bonifici istantanei in 24 ore non abbiano costi aggiuntivi rispetto a quelli ordinari; solo una coincidenza? La chiameremo “direttiva Travolta”. Immagino dunque la Rai abbia (almeno) liquidato subito il bonifico.