Amadeus e Fiorello, presentatori del 71esimo Festival di Sanremo, in una foto della terza serata (LaPresse)

Arrivano i giganti dello streaming

Sanremo, da vetrina della musica italiana a vetrina di Amazon e Netflix

Andrea Minuz

Gli spot dei colossi del digitale passano al Festival mentre Amadeus ci invita, "Mi raccomando", a scaricare la app di RaiPlay

Una sfilata di celebrity italiane, Verdone, Carlo Cracco, Mara Maionchi, ma anche Fedez, cantante in gara a Sanremo, che si lanciano col paracadute nei cieli d’Italia con Modugno e “Volare”, Roberto Baggio che posa la palla sul dischetto, le serie tv dell’anno rimontate come un videoclip di “Never ending story”. Gli spot di Amazon Prime e Netflix passano al Festival mentre Amadeus ci invita a scaricare la app di RaiPlay e sono tra le cose più surreali e stranianti di un Sanremo già assai surreale e straniante. Altro che l’Achille Lauro en travesti. L’Italia dello streaming invade il Festival, “vetrina della musica italiana” e ora formidabile vetrina delle piattaforme.

 

Sanremo un po’ come il Superbowl, dove c’è una gara nella gara, quella degli spot che riusciranno a prendersi lo spazio televisivo più ambito dell’anno. Qui però è come se lo spot della proloco, “Liguria di tutto di più” finisse con il claim, “ma la Costa Azzurra è meglio”. Netflix si vedeva ormai da un po’ in Rai. Amazon ha invece costruito intorno al Festival un promo musicale, nostalgico, italiano, insomma molto sanremese. Si era assai discusso sulla possibilità di avere il pubblico in presenza all’Ariston, magari attraccato e tamponato davanti al porto di Sanremo. Ma un “teatro è un teatro” e il divieto è uguale per tutti. Giustissimo. Però adesso questo Ariston così vuoto e malinconico, abitato dagli spettri di tutti i Sanremo del mondo di prima, diventa un fantastico endorsement del binge watching casalingo e pandemico, quasi un “manifesto” della cultura dello streaming.

 

 

Tutti i cinema e i teatri in lockdown, il palco più amato dagli italiani con le poltrone vuote. E poi ci siamo “noi” che ti offriamo tutta questa roba qui. Fai un po’ tu. Amazon e Netflix non potevano chiedere di meglio che un funerale nazional-popolare dello spettacolo dal vivo (c’è anche “il caso Irama” cantante in gara che potrebbe vincere in smart working, col pezzo registrato nelle prove per via di accertamenti Covid). Sanremo come traino dei giganti dello streaming per prendersi l’ultimo pezzo di pubblico televisivo, quello più conservatore, tradizionalista, fondamentalista. Qui e là si è intravisto anche lo spot di RaiPlay, certo. Ma incastrato tra Amazon e Netflix è un richiamo d’ordinanza, una campagna di sensibilizzazione, come il monologhetto d’impegno civile, immancabile in ogni Festival che si rispetti. “Mi raccomando, scaricatevi la app di RaiPlay”, dice Amadeus. Ed è subito “Immuni” dello streaming.

 

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