Consultarsi a Sanremo
La vera crisi del paese è il Festival. E la soluzione sta nelle mani di Lucio Presta, il salesiano
Proseguono le consultazioni, ma siamo ancora al nulla di fatto. Cioè ancora non si capisce se all’Ariston ci sarà il pubblico e dunque il paese avrà il suo Festival con i pieni poteri, o se l’uomo che ha lo stesso amico di Matteo Renzi tirerà la corda fino alla catastrofe dell’unica crisi che davvero interessa agli italiani: quella di Sanremo. Che poi, se solo si usasse lo stesso metodo delle consultazioni al Quirinale: plexiglas come in un film di fantascienza, distanziamento siderale, sanificatori stile Wuhan: sarebbe in regola anche il Teatro Ariston, e crisi risolta. Invece.
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- Maurizio Crippa
"Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.
E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"