il foglio del weekend
X Factor in un brodo di miele
E’ finita l’ultima edizione del talent show che si è trasformato in reality. La dittatura dell’emozione e il nuovo linguaggio che vuole convincerci che l’artista ci commuove con la sua vita, non con la sua opera
L’emozione non ha voce. Che verso. E che canzone. Era il 1999, i talent show non esistevano e nemmeno lo streaming – si compravano gli ultimi cd, arrivava Napster. Adriano Celentano cantava quelle parole dentro una canzone d’amore bellissima, ruvida e un po’ brusca, che si chiamava “Io non so parlar d’amore”, dentro un disco con lo stesso nome, che vendette due milioni di copie e più. Vent’anni e passa dopo, a nessuno verrebbe in mente di cantare o dire che l’emozione non ha voce. Nessuno lo penserebbe nemmeno. Non scherziamo.
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- Simonetta Sciandivasci
Simonetta Sciandivasci è nata a Tricarico nel 1985. Cresciuta tra Ferrandina e Matera, ora vive a Roma. Scrive sul Foglio e per la tivù. È redattrice di Nuovi Argomenti. Libri, due. Dopodomani, tre.