Morgan (foto LaPresse)

La svolta di Morgan dai bimbominkia ai babbioni

Manuel Peruzzo

Il cantante dopo aver lasciato Amici di Maria De Filippi farà l'ospite a Ballando con le Stelle. Ma se crede di aver trovato un posto sereno è solo perché non guarda la televisione

Non è una TV per fragili. In passato Morgan aveva tuonato: “Ad Amici mai”, e l'argomento pareva chiuso. Ma poi è andato in TV a pianger miseria. Maria de Filippi ha colto al volo il tracollo finanziario del Kanye West di Muggiò per offrire una mano generosa e invitarlo come coach in quota artista ingestibile, al posto della Oxa (espatriata). Scelto per la competenza musicale, per abilità retoriche, per anticonformismo a oltranza (il maledettismo della Brianza, i sentimenti veri, l’arte per l’arte). Certo non si aspettavano fosse così tanto vero. Troppo. Un vero rompiballe, pare.

 

Morgan ha accettato per amor dell’arte: “Lo faccio perché si parla di musica, lo faccio perché ho bisogno di denaro”. Ha poi precisato che stava citando i Sex Pistols. Chissà in quale canzone hanno parlato delle cartelle esattoriali causate da “azioni dei miei commercialisti” che “non hanno pagato le tasse per quindici anni”. Tasse, va detto, sue. E la situazione non pareva poi così grave, era pur sempre Maria a invitarlo e non la D'Urso nello slot artisti decaduti, insieme a Richard Benson.

La vicenda è sintetizzabile così: Morgan fa Morgan a Mediaset. La versione più lunga è che Morgan fa l’egocentrico dimenticandosi dei cantanti, i cantanti non si dimenticano di Morgan e lo vogliono fuori dal talent. Quindi diventa un Morgan contro tutti (ma è troppo tardi per un Costanzo Show). Tutti litigano infelici e scontenti. “Siamo in televisione? chissenefrega! Io sono trasparente”, sbotta in uno dei tanti video dove appare trafelato, “nel bene e nel male”. L’errore di Maria è stato di infilarlo nella trasmissione sbagliata. Doveva piazzarlo tra Gianni Sperti e Tina. Pagarlo lo pagavano uguale, se la menava meno, e sarebbe rimasto nell’unico luogo in cui poteva dire ad alta voce senza temer smentita “sono vero, sono me stesso”, con la complicità e l’affinità dei presenti. 

 

Morgan di professione fa il ripudiato. In TV funziona ed è così ipnotico che lo rivogliono indietro tutti; che maledetto sei se non causi qualche problema? Rai, Sky, Mediaset, e si ricomincia il giro parlando sempre peggio della rete che ti caccia e rivalutando quella che ti accoglie con quel filo di opportunismo che hanno i grandi. Non senza strascichi d’imbarazzo. In un video sul Corriere recita tutto fiero di se stesso, virgole incluse per non farci scappare nulla della prosa annichilente, gli sms che ha inviato a Maria De Filippi.  E parte con: “Era troppo per te avere a fianco un modello positivo? Finalmente autentico dopo tutti questi anni di fuffa” e, il vertice della mitomania, “hai avuto paura di perdere il dominio?”. Dopo averle dato della strega inizia un’apologia della RAI-servizio-pubblico; un luogo dove si lavora, pieno di esperti, di tecnici: gente seria. 

 

I debiti sono peggio della galera: ti cambiano. Il tono di oggi nei riguardi della Rai è diverso da quello di quando lo cacciarono dalla quarta edizione di X Factor, allora erano “scorretti”, e dal palco dei suoi concerti diceva “Masi, Liofredi, Mazza, siete fuorilegge, siete dei cow-boys”. Querele e disaccordi (voleva fare il direttore artistico). Ma non perché chiedeva l’impossibile per uno che è convinto che a salvarlo sia la dieta a base di crack e frutta, ma perché “io sono un artista, e quindi ingestibile. Loro non vogliono artisti. Sono gente di potere”. Non puoi essere Sgarbi e anche studente in manifestazione contro il capitalismo.

 

Oggi tocca a Mediaset. E Morgan accusa, citiamo alla rinfusa: “abbassa il livello culturale da vent’anni”, “tiene il popolo bue”, “c’è un meccanismo agghiacciante”, “gli spettatori li dovrebbe denunciare ai servizi sociali”, “zero pedagogia”, “dilettanti allo sbaraglio”. E così via. Sappiamo con certezza che Morgan non ha mai visto Amici, e lo sappiamo perché è rimasto sconvolto dalle urla dei bimbiminkia (parole sue): “sembra di stare al Colosseo”: chiunque abbia visto cinque minuti di trasmissione sa che senza quelle urla non ci sarebbe show. Hanno la stessa funzione delle risate registrate nelle sit-com. È il suono di chi ha un pubblico. Se le togli è come levare l’audio a Apocalypse Now o a uno show di Louis C.K.

 

Nel momento in cui Morgan lascia lo studio, Maria lo difende dal pubblico urlante che invoca Emma-Emma-Emma (Emma Marrone) a prendere il posto disgraziato del coach, e contemporaneamente lo perdona come chi ha capito come sarebbero poi andate le cose: male. “Morgan l’ho scelto io, l’ho scelto nella convinzione che fosse preparato. La situazione che si è creata non mi fa piacere. Ma mi spiace per loro (indicando i ragazzi n.d.r.) e anche per Morgan”. Soprattutto per Morgan, che è fragile, dice quella strega di Maria, che sta perdendo share contro Ballando con le stelle e si ritrova a gestire le crisi di nervi di una persona fragile. “Ma il sistema non è quello di dare un calcio nel culo a chi va, e prendere un’altra persona. Così non funziona”. Tutti annuiscono. Alla puntata successiva, la quarta, al posto di Morgan c’è Emma Marrone.

 

La polemica è continuata online, con la sgamata Elisa che difendeva il programma e la propria libertà da lui, Morgan, che la accusava di essere schiava. Lui che invece è libero è stato accolto a braccia aperte da Milly Carlucci per un'ospitata a Ballando con le stelle, dove potrà esprimersi per quello che è, mica come quella venduta al sistema di Elisa. Traditrice dell’arte! Ballando con le stelle è quel programma dove ballerini professionisti devono giocarsi la carriera con chi la carriera se l’è giocata da un pezzo, e non ha più nulla da perdere. Ma se Morgan crede di aver trovato un posto sereno è solo perché non guarda la televisione.

 

Farà l’ospite speciale, dai bimbominkia di Canale Cinque ai babbioni di Raiuno. La quota maledettismo e sregolatezza in Rai era occupata dalla scontrosa Giuliana De Sio. Poi è crollata. Al momento, tragicissimo, di un’imminente possibile squalificazione ha giocato la carta drama queen ed è sbottata “non ne posso più-non ne posso più-non ne posso più”, rifiutandosi di continuare, tra gli abbracci dei colleghi, l'incitamento del pubblico, e Sandro Mayer guastafeste che minimizzava “ricordatevi che è un gioco”, mentre la criminologa Roberta Bruzzone, ospite in studio, esaminava la scena. Il momento più alto della trasmissione.

 

Allo spareggio la De Sio s’è fatta bambola di pezza: non aveva voglia di lottare contro i giudici, lo stress, le proprie gambe di legno. Si è abbandonata alle mani sapienti del ballerino (genere muscolare e sogno erotico di tutte quelle signore che vanno a lezione di danza caraibica per poi rimorchiare a colpi d’anca). Siccome le storie drammatiche piacciono, è stata ripescata dal pubblico, e così le è tornato il sorriso perché “ho ripescato dentro me stessa”, come ha detto A Marco Liorni che perfidamente le faceva notare la sincronia col televoto che l'ha salvata. Coincidenze.

 

“Questo mestiere non è per persone fragili”, ha insegnato Gianni Boncompagni a Alba Parietti che usa la frase per giustificare la propria vis polemica nei riguardi della giuria, occupando a sua volta la quota rissa che era di Platinette, perché anche Milly Carlucci ha fatto i suoi conti con lo share, essendo l'avversaria della De Filippi. Sarà per quello che tutti litigano di continuo e non mollano a ogni tracollo emotivo, finanziario, psicologico: the show must go on.