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Il caso

L'Antitrust obbliga Meta a (ri)trattare con Siae: torna la musica italiana sui social

Redazione

L'Autorità aveva aperto un'istruttoria dopo l'accordo saltato per ragioni economiche: in attesa di un compromesso tra le parti gli utenti potranno, almeno per il momento, tornare a utilizzate le canzoni italiane sulle piattaforme di Zuckerberg

L'Antitrust italiano impone a Mark Zuckerberg di riaprire la trattativa con Siae, l'ente che tutela i diritti d'autore di gran parte della musica italiana, dopo che l'accordo fra le due parti era saltato poco più di un mese fa. E, almeno momentaneamente, le canzoni italiane saranno di nuovo utilizzabili dagli utenti nei reels, nei feed e nelle stories di Instagram e Facebook. L'Autorità garante della concorrenza e del mercato definisce "abusivo" il comportamento di Meta e "tale da determinare un danno grave e irreparabile alle dinamiche competitive nei mercati relativi alla gestione dei diritti d'autore": da qui la necessità di intervenire, per ripristinare "un canone di buona fede e correttezza".

L'Antitrust aveva aperto un'istruttoria sul caso il 4 aprile e nelle scorse settimane ha sentito in audizione i rappresentanti di ambo le parti. Nel concreto, ora si tratterà di trovare un compromesso che era mancato nelle trattative iniziali per ragioni economiche: Siae chiedeva un riconoscimento maggiore di quanto Zuckerberg fosse disposto a concedere. Ma, ancor prima, Meta dovrà fornire le informazioni chieste in materia dall'Antitrust: nel caso in cui ciò non accada, l'Autorità ha diposto la nomina di un soggetto "terzo, indipendente e in possesso di adeguata competenza tecnica" che le individui.

"Quanto prima vogliamo tornare a sederci al tavolo della trattativa in maniera paritaria, avendo dal colosso Meta tutte le informazioni necessarie per consentirci di ristabilire un equilibrio nell’intero rapporto commerciale", ha affermato il presidente di Siae, Salvo Nastasi. Aggiungendo che "oggi si apre una nuova pagina nella storia dei rapporti tra questa grande piattaforma tecnologica e il diritto d'autore nazionale".

  

 

"Non condividiamo le misure cautelari adottate dall'Agcm (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), tuttavia accogliamo con favore l'opportunità offerta a tutte le parti coinvolte di tornare al tavolo delle trattative per raggiungere una soluzione condivisa", ha detto un portavoce della Società Meta.

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