Echo Look, il nuovo prodotto lanciato da Amazon il mese scorso

Amazon ti colonizza case a botte di intelligenza artificiale: con telecamera, schermo e mille microfoni

Eugenio Cau

Dopo Echo, il cilindro che troneggia in salotto e risponde alle domande, la casa di Seattle continua a sfornare maggiordomi digitali: uno giudica pure come ti vesti

Roma. Nella casa di Amazon non si fa più la spesa, ma questo lo sapevamo già. La spesa non si ordina nemmeno dallo smartphone o dal computer, perché Amazon ha messo nella sua casa un maggiordomo digitale a cui basta dare ordini a voce. Il maggiordomo è intelligente, ci legge i libri, ci fa ascoltare la musica, controlla le luci di casa, il riscaldamento, apre e chiude il portone – ma anche questo lo sappiamo già da un paio d’anni. Da ieri, nella nuova casa di Amazon non c’è più nemmeno il telefono, perché il maggiordomo digitale adesso ha uno schermo e può fare molte cose di più – telefonare, videochiamare, farci vedere i video e il meteo e altro ancora. Oltre al maggiordomo, nella casa di Amazon c’è anche un personal shopper digitale: controlla come siamo vestiti prima di uscire per andare al lavoro, e ci dà qualche consiglio fashion per completare l’outfit. Nella casa di Amazon ci sono anche altri maggiordomi digitali, più piccoli e più grandi, con batteria o senza, buoni per la musica o da tenere in cucina, uno per ogni stanza.

 

Da ormai un paio d’anni, Amazon domina il mercato degli assistenti per la casa dotati di intelligenza artificiale. Il suo Amazon Echo è un cilindro di plastica che troneggia nei salotti (solo americani e inglesi, per ora), con diversi microfoni sempre accesi e un’intelligenza artificiale al suo interno (si chiama Alexa, l’intelligenza artificiale). Echo esiste da poco più di un paio d’anni, era nato come un progetto sperimentale ma è diventato un successo senza precedenti, tanto da trasformarsi nel pezzo centrale della strategia di Amazon per espandersi in nuovi settori di mercato.

 

Spiegazione per chi non sapesse come funziona Amazon Echo: i microfoni di Alexa sono sempre in funzione e, come con Siri, per attivare l’intelligenza artificiale bisogna rivolgersi a lei per nome (in inglese, ovviamente). “Alexa che tempo farà domani?”. Alexa sente e risponde. “Alexa, compra il detersivo”. Alexa sente e ordina l’ultima marca di detersivo acquistata (su Amazon, ovviamente). L’idea di avere un assistente per la casa sempre attivo, capace di fare un’infinità di cose (“Alexa, accendi le luci della camera da letto”; “Alexa, suona una canzone di Bruce Springsteen”) e soprattutto funzionante (al contrario di Siri) è diventata ben presto così accattivante che Amazon si è trovata quasi senza volerlo con un tesoro tra le mani. La concorrenza è arrivata in ritardo: Google ha presentato l’anno scorso il suo Google Home (cilindro simile, Echo è scuro, Home è chiaro), e giusto questa settimana Microsoft ha annunciato la sua versione del prodotto (un altro cilindro scuro costruito da Samsung, l’intelligenza artificiale al suo interno si chiama Cortana). Ma Amazon è già avanti nella strategia di mettere la sua intelligenza artificiale in ogni angolo della casa. Da un paio d’anni ha sviluppato diverse versioni di Echo, piccole o grandi, economiche e costose, che si collegano tra loro per coprire ogni metro quadro della casa.

 

Il mese scorso, con una mossa che molti hanno giudicato azzardata, la casa di Seattle ha presentato (in via sperimentale, si può ricevere solo su invito e solo in America) Echo Look, un’iterazione del suo prodotto dotata di telecamera. L’idea sarebbe quella di usare Echo Look come assistente per la moda: ci si scatta un selfie di due “outfit” differenti e l’intelligenza artificiale ci dice se siamo vestiti meglio con l’uno o con l’altro (“Alexa, mi sta meglio la maglia bianca o quella blu?”). Molti esperti di sicurezza hanno criticato l’idea di avere una videocamera (hackerabile, come tutto ciò che è collegato a internet) in camera da letto, ma Look potrebbe essere il modo in cui Amazon scardinerà un nuovo settore che per ora ha resistito al gigante dell’ecommerce: quello delle boutique e dei negozi di vestiti. L’intelligenza artificiale, inevitabilmente, consiglierà di completare gli “outfit” con accessori o altri vestiti da comprare su Amazon.

 

Questa settimana, infine, Amazon sforna un altro Echo che ha uno schermo touch, può fare telefonate e videochiamate e in generale è capace di fare tutte le cose che fanno gli altri Echo, ma con l’aiuto delle immagini e dei video. Il prodotto si chiama Echo Show, è stato annunciato ieri e anticipato dal Wall Street Journal, ed è l’ultimo tentativo di Amazon di tenere salda la presa su un mercato che già domina: secondo una ricerca di eMarketer, la casa di Seattle occupa il 70,6 per cento del mercato degli assistenti per la casa con intelligenza artificiale. Google ha il 23,8 per cento, tutti gli altri le briciole.

 

Nella casa di Amazon, insomma, tutto parla il linguaggio di Amazon, dalle luci allo stereo all’esperto di moda all’assistente per le ricette in cucina. Ogni momento domestico diventa un’occasione d’acquisto in cui non c’è bisogno di uscire di casa. Più per caso che per chiaroveggenza, Amazon ha costruito un mercato nuovo e impressionante, e ha iniziato a cambiare le case degli americani e degli inglesi. A breve anche le nostre, speriamo.

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  • Eugenio Cau
  • E’ nato a Bologna, si è laureato in Storia, fa parte della redazione del Foglio a Milano. Ha vissuto un periodo in Messico, dove ha deciso di fare il giornalista. E’ un ottimista tecnologico. Per il Foglio cura Silicio, una newsletter settimanale a tema tech, e il Foglio Innovazione, un inserto mensile in cui si parla di tecnologia e progresso. Ha una passione per la Cina e vorrebbe imparare il mandarino.