Il rock è definitivamente morto, e infatti gli dedichiamo i mausolei Oggi il rock, ovvero quello che fu delle forme d’arte popolare più iconoclaste e dissacratorie del Novecento, è entrato nei musei e in altri sontuosi mausolei. Oggi, in mancanza di un’arte contemporanea che muova grande pubblico ed ecciti la critica, ecco che i protagonisti del baraccone rock’n’roll riempiono le sale museali. Da David Bowie ai Rolling Stones fino al nostro Vasco. Michele Boroni 07 AGO 2016
Siano lodati Fabio Rovazzi, Alvaro Soler e Justin Timberlake Siano lodati Fabio Rovazzi, Alvaro Soler e Justin Timberlake. Sono loro con le loro canzoni estive a fare estate di questo luglio che altrimenti somiglierebbe troppo all’autunno della nostra Europa e all’inverno del nostro sconforto 29 LUG 2016
La colonna sonora dei comizi di Trump Dopo i Rolling Stones e dopo i Queens che hanno proibito l’uso dei propri brani durante i raduni elettorali di The Donald, anche la famiglia di Pavarotti dice no a Trump: “E’ incompatibile coi valori di fratellanza di Luciano”. 23 LUG 2016
Crazy Earth Se non avete ancora capito perché i giovani americani preferivano Bernie Sanders a Hillary (e pure a Trump), ascoltate Neil Young. Un mix ondivago e coerente di utopie hippie, ecologia, pacifismo. Ultimo mohicano di una stagione che fu, ma senza scalette-nostalgia. 18 LUG 2016
Il sogno di Springsteen tra realtà e bugia. Che cosa aspettarsi dallo storico concerto di stasera a Roma Per amare e capire Bruce Springsteen devi viverlo. Devi fare esperienza della sua musica, del suo pensiero, del suo essere on stage. Il Boss, come non vuol essere chiamato (ma in fondo, chi lo conosce bene, sa che gode a essere soprannominato così) va guardato anche nelle sue pose. Mario Leone 16 LUG 2016
L’orchestrina volante La cavalcata misera e fantastica di un quartetto di paese in una Sicilia angelica e feudale. Un concerto di solfeggi e serenate, ma il cugino americano ballava solo con “Blue Moon”. Senza musica il maestro, di mestiere barbiere, sarebbe morto, impidocchiato nella miseria dei conti che non gli tornavano mai. 11 LUG 2016
Bob Dylan uno e due Scordatevi Marcuse, che lo definì il Brecht americano. Una biografia oggi lo presenta come il più grande cantore della Guerra fredda. Maurizio Stefanini 11 LUG 2016
Abigaille e il trionfo degli amori banali In quel cuore in cui intima di guardare per tremare di paura, Abigaille non serba la fonte della spregiudicatezza. Il suo animo non ha davvero sete di potere. Muore per lasciare in vita gli immobili e gli ignavi, chi si redime a metà, chi meno lo meriterebbe. Simonetta Sciandivasci 09 LUG 2016
Così si canta la presenza di Dio nella Storia E’ successo che, in Zaccaria che lo scuote, il popolo ha rivisto il fulmine. “Oh qual foco nel veglio balena!”, esclamano tutti all’unisono, nel riconoscersi folgorati dalla presenza del Signore testimoniata dal gran sacerdote. Il "Nabucco" è tutta un divino temporale. Antonio Gurrado 09 LUG 2016
La libertà di un popolo Sentite Riccardo Muti, il più grande interprete verdiano vivente: “Verdi, quando ha scritto il Nabucco, non pensava neppure ai moti rivoluzionari, che sono venuti dopo. Verdi ha scritto il Nabucco perché era innamorato della Bibbia". Così è nata l’opera del Va’, pensiero, da sabato in scena alle Terme di Caracalla. Mario Leone 09 LUG 2016