Donatella Di Cesare, sulla vocazione politica della filosofia Per ritrovare un’esistenza non vana, per riconoscere l’angoscia, la malattia mortale, per ambire a una exofilia antinarcisistica e a una pratica del risveglio, per darsi nuovi compiti sovversivi, la filosofa italiana vuole articolare “un anarchismo della responsabilità” Davide D'Alessandro 20 NOV 2018