Editoriali L’altalena dell’umore dell’ambasciatore americano in Israele Huckabee Mostra segni di rottura con Israele ma poi si ricompone. Il mestiere complicato dell’ex governatore dell’Arkansas, trumpiano convertito e ora ambasciatore in tempo di guerra. Le lodi e le accuse Redazione 19 LUG 2025
il "servo" di israele Come il leader druso al Hijri è diventato strumento della propaganda di Damasco Lo accusano di essere un assadista nelle mani di Netanyahu, ma diceva: “Voglio una sola Siria” 18 LUG 2025
Il giorno dopo a Gaza Come spiegare a un amico che l’accusa di genocidio a Israele si regge su un teorema distorto Chi parla di “pulizia etnica” non accetta che gli ostaggi israeliani siano la motivazione del conflitto, credendo questo sia solo un pretesto per una guerra di conquista dello stato ebraico. Una certezza granitica, su una base molto debole Yasha Reibman 11 LUG 2025
Perché Hamas sente di avere ancora potere negoziale I negoziati a Doha e tra Netanyahu e Trump. Ragionare sul dopo Gaza senza slogan sul futuro del gruppo. Anche i terroristi invecchiano 10 LUG 2025
l'editoriale del direttore Quello che i critici di Bibi potrebbero riconoscergli, Gaza a parte, quando si parla di medio oriente del futuro "Netanyahu ha ridisegnato il volto del medio oriente e ha distrutto Hamas e Hezbollah, togliendo linfa a due tra i regimi terroristici più pericolosi del pianeta", scrive sul Nyt il conservatore David Brooks. In un’epoca in cui molti in occidente sottovalutano le minacce, il leader israeliano ricorda che i nemici vanno presi sul serio, se si vuole davvero evitare conflitti peggiori 08 LUG 2025
Ankara-Tel Aviv La relazione difficile tra Turchia e Israele, tra tensioni e convergenze (sulla Siria) Il rapporto tra Ankara e lo stato ebraico oscilla tra l'interesse condiviso per l'indebolimento dell'Iran e lo scontro su Gaza. Erdogan e Netanyahu puntano a ritagliarsi un ruolo centrale agli occhi dell'Amministrazione Trump. Ma per capire il futuro di questo rapporto bisogna guardare alla Siria Stefano Mazzola 08 LUG 2025
il presidente bifronte In pubblico Erdogan accusa Israele, ma l’esito del “lavoro sporco” non gli dispiace All'Aja il presidente turco equipara Netanyahu a Hitler. Ma l’indebolimento di Teheran, la cessazione delle sue ambizioni nucleari e la definitiva fuoriuscita delle Guardie della Rivoluzione dal quadrante siriano restano – almeno in parte – obiettivi condivisi con lo stato ebraico Stefano Mazzola 25 GIU 2025
Piccola Posta Violare il tabù dell'atomica a parole è già metà dell’opera Sganciata la prima, sganciata la seconda, i detentori si persuasero a non farlo più per 80 anni (intervallo notevole per gli esseri umani), e la sua minaccia fu messa in ombra da altre fini del mondo. L'invasione dell'Ucraina ha poi eccitato la nuova fragorosa banalizzazione della Bomba. Così tutte le condizioni favorevoli si sono raccolte 24 GIU 2025
l'analisi Contro la bomba di Allah Teheran è l'ossessione di Netanyahu da quando, nel 1985, sentì l’ambasciatore iraniano chiedere che Israele venisse “escisso come un tumore canceroso” e “gettato nella pattumiera della storia”. Fermare l’atomica iraniana è da quarant'anni la sua missione e per farlo si è messo contro tutti 21 GIU 2025
accordi da trovare La minaccia dell’Ue sull’accordo di associazione con Israele si sgonfia I ventisette sono praticamente spaccati a metà sul medio oriente. E con la guerra di Israele all’Iran, l’Ucraina non è più la principale priorità dei ministri degli Esteri dell'Unione europea, anche se formalmente è in cima all’agenda del Consiglio Affari esteri di lunedì 21 GIU 2025