
Di Delusion23 - Opera propria, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
Il FC United of Manchester si è regalato lo United e Cantona
Domenica 18 maggio alla 15 le vecchie glorie del club fondato nel 2005 da alcuni tifosi del Manchester Utd contrari all’acquisizione del club da parte dell’imprenditore statunitense Malcolm Glazer, giocheranno contro le vecchie glorie dei Red Devils. Il nuovo comproprietario è Roi Eric
L’FC United of Manchester compie vent’anni e per l’occasione si è regalato un evento e un nuovo comproprietario. L’evento è la partita che si giocherà domenica 18 maggio alle 15 al Broadhurst Park, stadio di proprietà del club, che può ospitare fino a 4.700 spettatori, tra le leggende dell’FC United e quelle del Manchester United; volendo, tra le tante iniziative di autofinanziamento, si può anche comprare un biglietto per cenare insieme con le leggende dei Red Devils la sera prima della partita. Il comproprietario è nientemeno che Eric Cantona, ex stella dello United e della nazionale francese: “Siamo orgogliosi di annunciare che Eric è entrato a far parte dell’FC United come comproprietario. Non solo, ma ha anche arruolato tutti e quattro i suoi figli e i suoi due fratelli, dimostrando un vero impegno per il club e tutto ciò che rappresenta”, ha dichiarato la società in una nota.
L’FC United è stato fondato nel 2005 da alcuni tifosi del Manchester Utd contrari all’acquisizione del club da parte dell’imprenditore statunitense Malcolm Glazer, è integralmente controllato dai propri supporter, dal punto di vista giuridico è una community benefit society e per statuto deve rimanere una società non profit. Attualmente milita nella Northern Premier League Premier Division, che sarebbe il settimo livello del calcio inglese, il quale a spanne corrisponderebbe alla nostra Prima categoria, anche se in Inghilterra è una lega semiprofessionistica, con uno stadio e strutture da fare invidia a molte squadre della Serie C italiana. Iscritto nella stagione 2005-06 alla North West Counties Football League Division Two, ha conquistato tre promozioni consecutive ritrovandosi nella serie attuale e dieci anni fa ha conquistato l’accesso alla National League North, retrocedendo nel 2019.
Il club a partire dal 2014 è riconosciuto dalla Living Wage Foundation come un’azienda che garantisce a tutti i suoi collaboratori – indipendentemente dal fatto che siano dipendenti diretti o collaboratori attraverso terze parti – un salario di sussistenza, consistente in 7.65 sterline l’ora: si tratta del primo club inglese – a prescindere dalla categoria – ad aver ricevuto tale riconoscimento. Lo statuto del club contiene tra le varie voci anche l’obbligo di mantenere i biglietti a prezzi popolari e quello di impegnarsi nel sociale a favore della comunità di Manchester.
La nascita dell’FC United ha rappresentato uno spartiacque – anche se club gestisti esclusivamente da tifosi erano nati prima e molti sono nati dopo –, la ribellione dei supporter di fronte alla globalizzazione del calcio e alla trasformazione di questo sport in intrattenimento, tanto che, all’inizio, quando ha inanellato tre promozioni consecutive il board si è posto il problema di cosa sarebbe successo se fosse arrivato nel professionismo, se sarebbe stato capace di mantenere i propri principi o si sarebbe dovuto piegare alle regole dei palcoscenici più importanti.
Il 18 maggio per i padroni di casa scenderanno in campo, tra gli altri, Tom Greaves, miglior marcatore di sempre, Jerome Wright, recordman di presenze, l’eroe della FA Cup Michael Norton, il capitano del club Charlie Ennis, l’ex capitano Dave Brown e i beniamini dei tifosi della stagione inaugurale, Joz Mitten e Rory Patterson. Per il Manchester United, invece, Wes Brown, David May, Clayton Blackmore, Lee Martin, Russell Beardsmore e Keith Gillespie, alcuni dei quali hanno solo vestito alcune volte la maglia dei Red Devils.
Se mettiamo insieme l’FC United of Manchester ed Eric Cantona il risultato è una visione del calcio nello stile di Kean Loach, il quale si basa sulla denuncia delle ingiustizie sociali, sul tentativo di dare voce a chi non ce l’ha e sul desiderio di suscitare riflessioni e cambiamenti nella società. La sua esistenza è un monito ed è stata di esempio per molti altri club e per i movimenti dal basso nati in questi ultimi anni all’interno del mondo del calcio. Anche se l’esasperata evoluzione di questo sport pare inesorabile.