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formula 1

Il mondiale di F1 ricomincia dalla fine: Verstappen primo, Perez secondo davanti alla Ferrari di Sainz

Fabio Tavelli

Red Bull si piazza in prima e seconda posizione. La Ferrari conquista il podio arrivando terza ed è già ottimo segnale alla prima gara. Stupirebbe moltissimo se Verstappen non strapazzasse di nuovo tutti anche in questa stagione

Dunque, dove eravamo rimasti? Esattamente allo stesso punto, con Verstappen che vince il primo Gran Premio della stagione con la mano fuori dal finestrino e Perez per una volta suo valletto a distanza meno siderale del solito. Dunque Red Bull prima e seconda. Con una macchina nuova significativamente diversa da quella che ha cannibalizzato il 2023. Faceva impressione vedere su due monitor diversi Pogacar strapazzare tutti su strade bianche e Verstappen fare lo stesso su strade asfaltate nel deserto del Bahrain. Siamo nella categoria dei despoti.

Max ha vinto l’ottava gara di fila, terza striscia più lunga nella storia della F1, 18 nelle ultime 19 con il 99esimo podio da quando è arrivato in F1. Per non farsi mancare niente l’olandese ha anche completato il Grande Slam (pole position, giro veloce e vittoria). Bene, ma dietro di lui? Non il diluvio, non sarebbe il luogo, ma alcuni dati interessanti. Il primo arriva dal suo compagno Perez. Questa volta ha fatto fino in fondo il suo, è stato tranquillamente secondo senza rischi e pur partendo quinto ha messo insieme un paio di buoni sorpassi. Segnala che quando la pressione è bassa il suo rendimento è adeguato. La sensazione comunque è che la pressione per lui, alla voce “essere in corsa per il titolo”, a questo giro non si presenterà.

La Ferrari? Niente male, finalmente senza degrado di gomme e crolli di prestazione. Splendido Carlos Sainz, capace due volte di passare Leclerc senza ordini di scuderia e di farlo senza che il compagno gli agevolasse alcunché. Un podio alla prima gara è un ottimo segnale, l’anno scorso nel deserto Sainz aveva preso 48 secondi e Leclerc si era ritirato. Il 16 qui deve avere qualche amuleto che non funziona. Partiva in prima fila ma non è stato in grado di governare la sua auto per oltre metà gara a causa di problemi ai freni. Che poi, magicamente?, hanno smesso di fargli spiattellare le gomme consentendogli di passare Russell e fissare la Scuderia come chiara seconda forza del Mondiale.

Mercedes meno bene dei rossi, Russell molto meglio di Hamilton (le lingue biforcute diranno che è pronto per la Ferrari…) rallentato a suo dire da un problema con il sedile (che evidentemente non ha gradito, lui per primo, la sua destinazione nel modenese). Mc Laren abbastanza anonimo, decisamente meglio dello scorso anno ma non ancora a livello della Ferrari. Maluccio Aston Martin, con Alonso passato da tutti e mai in grado di ricordare quel che aveva fatto in Bahrain dodici mesi fa. Dunque? Stupirebbe moltissimo se Verstappen non strapazzasse di nuovo tutti anche in questa stagione. I margini tra lui e la Ferrari sembrano meno imbarazzanti per chi insegue ma la verità è che la Red Bull non sembra mai spingere davvero al massimo. Non ne ha, attualmente, bisogno.

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