La reazione di Cristiano Ronaldo dopo l'uscita dal Mondiale (Ansa)

il passaggio all'Al-Nassr

Ronaldo ha ammesso che Messi è più grande di lui. Non glielo perdoneremo mai

Jack O'Malley

CR7 adesso sarà buono solo per le statistiche sui follower, i suoi e quelli della sua nuova squadra saudita. Forse si è reso conto che contro la retorica della Fifa non si può vincere

Cristiano Ronaldo ha deciso di uscire dall’eterno dibattito su chi sia il calciatore più forte di sempre umiliandosi e umiliando i suoi tifosi andando a giocare in una squadra che farebbe fatica nella Serie C italiana, gioca in un campionato ridicolo e ha la maglietta che sembra una parodia di quella del Chievo Verona. Non venite a dirmi cazzate sul ruolo di ambasciatore del calcio in un paese dove lo sport più bello del mondo è in crescita, CR7 ha deciso di smettere di giocare, e lo ha fatto nel modo peggiore di tutti. Da oggi l’attaccante portoghese starà al calcio come un astemio sta a un pub, Jonathan Bazzi a una grigliata, e Andrea Agnelli a Piazza Affari.

Che triste fine, il pupazzo dei sauditi, per giunta a casa loro: almeno Messi fa il pupazzo degli emiri in Francia, tra baguette e formaggi, e solleva la Coppa del mondo con l’accappatoio arabo. Che farà, cambierà il nome in Musulmano Ronaldo? Io lo sapevo, la Serie A è stata un colpo troppo duro anche per un campione come lui, non si è più ripreso da allora, ma neppure dopo il settimo bicchiere di brandy riesco ad accettare il fatto che proprio lui abbia deciso di arrendersi così. Avrei persino accettato un suo trasferimento negli Stati Uniti, ma in Arabia Saudita no.

D’ora in poi Ronaldo sarà un calciatore buono soltanto per le statistiche sui follower suoi e della sua nuova squadra, l’Al Nassr, sugli euro guadagnati al decennio, all’anno, al mese, al giorno, al secondo, al battito di ciglia, sul numero di stanze della villa in cui vivrà e, soprattutto, sui numero falsato dei gol: già abbiamo dovuto contare come “veri” quelli fatti da Pelé in Usa, che valevano più o meno come quelli segnati in allenamento, ora agli 819 gol fatti in carriera da CR7 si dovranno aggiungere pure quelli che farà in partite che per difficoltà e spettacolo sfiorano quelle giocate ai giardinetti.

Non ha retto l’atroce vittoria dell’Argentina del suo nemico Messi al Mondiale, Cristiano, si è sentito tradito da compagni e allenatori di club e Nazionale, si è reso conto che contro la retorica, il culo e le simpatie della Fifa non si può vincere. Come quello che si taglia le palle per fare dispetto alla moglie ha rivolto un grandioso fuck you a chi lo seguiva nei campionati e nelle coppe che ancora hanno un senso ed è andato a fare la figurina degli arabi in un campionato che al momento nessuna tv del mondo civilizzato trasmette (e che se mai trasmetterà, io non guarderò). Con questa scelta Ronaldo ha implicitamente ammesso che Messi è più grande di lui, e questo non glielo perdoneremo mai. Auguri a lui, ma niente brindisi, che poi la polizia saudita mi arresta.

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