Napoli dà un calcio all'illegalità

Vittorio Gennarini

Il 5 settembre inizia la ”Traiano Cup”, al campo, restaurato, della parrocchia di Maria Immacolata della Medaglia Miracolosa in via Marc’Aurelio. "Siamo entusiasti del fatto che i ragazzi del nostro circondario (anche quelli “a rischio”) si sentano attratti da questo nuovo e indispensabile centro di aggregazione", ci dice padre Giuseppe Carulli

I Campi Flegrei, a Napoli, rinnovano la loro virgiliana e ottocentesca tradizione di grande cultura, di dedizione ai giovani. Dal cinque settembre, i quartieri di Pianura, di Soccavo, di Fuorigrotta si stringono attorno al vivacissimo rione Traiano per dare vita a un torneo di calcio che costituirà l’attrazione principale dei due mesi successivi. Nulla accade per caso. Aveva visto bene lo scrittore Luigi Compagnone, che negli anni Settanta dello scorso secolo aveva individuato nel rione Traiano la scintilla per la rinascita - anche legalitaria, perché no? - dell’intera città.

 

Tutto è cominciato, ai giorni nostri, da un’idea degli abitanti di questo quartiere (a torto fin qui tacciato di malavita e camorra) che hanno deciso di restaurare e ristrutturare il campetto di calcio di cui dispone la parrocchia di Maria Immacolata della Medaglia Miracolosa in via Marc’Aurelio. Li capeggiavano alcuni sportivi ardimentosi riuniti in Comitato che, mediante fondi reperiti dai commercianti in veste di sponsor, hanno ridato nuovo lustro e prestigio al terreno di gioco e agli spalti da tempo disusati.

 

Il cinque settembre, alle ore 19.30 verrà inaugurata la ”Traiano Cup” e del campetto rimesso a nuovo, alla presenza del consigliere comunale Luigi Carbone, del parroco padre Paolo Maniglio e probabilmente, se vorrà accettare l’invito, anche del sindaco Gaetano Manfredi. Saranno presenti anche i calciatori Floro Flores e Paolo Cannavaro. Il discorso inaugurale verrà svolto da padre Giuseppe Carulli che sottolinea l’importanza eccezionale di questa iniziativa soprattutto per i giovani dell’intera area flegrea, che avranno modo di socializzare, di trascorrere il tempo libero in modo sano e costruttivo, di trovare un punto di aggregazione in un rione ritenuto finora avamposto di traffici illeciti e dello spaccio delle droghe. Dice padre Carulli: ”Noi padri vincenziani siamo entusiasti del fatto che i ragazzi del nostro circondario (anche quelli “a rischio”) si sentano attratti da questo nuovo e indispensabile centro di aggregazione, offerto loro dall’attività del nostro Oratorio”.

 

In due mesi, nel campetto restaurato, si fronteggeranno venti squadre di calcio, composte di giovani dai diciotto anni in su e guidate, fra gli altri, probabilmente, dal figlio di Diego Armando Maradona e dai calciatori Floro Flores e  Paolo Cannavaro. Una sfida avvincente dunque, che dimostra fin d’ora come questo tornèo, denominato “Traiano Cup” per indicare il riscatto del rione dalla fama negativa che lo accompagnava, segnerà fin dal suo inizio la rinascita di quest’ultimo, della mitica zona flegrèa e della città tutta. Grazie ai suoi giovani calciatori, sarà questa la magnifica risposta di un quartiere dimenticato all’indifferenza della politica. Il rione Traiano, disertato dagli autobus comunali ed escluso dal circuito delle metropolitane, si pone a capo della riscossa, con lo sport, della Napoli plebèa a fronte di quella ricca e borghese, affondata nella sua accidia drogata e mortale!

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