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Le conquiste delle donne del calcio americano

La raggiunta parità salariale tra uomini e donne, per quanto riguarda le nazionali, sono un primo passo, ma importante, verso la "pari dignità" tra calcio maschile e femminile. La realizzazione di questo è però anche una questione di business

In America, il calcio femminile ha una sua storia lunga e vincente, soprattutto, da anni, ha un seguito, almeno per quanto riguarda le partite della nazionale e quelle più importanti della National Women's Soccer League, non troppo dissimile di quello maschile. La grande differenza tra Nwsl e la Mls (il campionato di calcio maschile più importante) era rappresentato dal salary cap, cioè il tetto massimo del monte stipendi di una franchigia. Più o meno il triplo per gli uomini.

Qualcosa però sta cambiando, e l’annuncio della federazione calcistica americana della firma degli accordi collettivi fino al 2028, che garantiranno pari retribuzione a uomini e donne, compresi parità economica nel trattamento dei premi per le competizioni internazionali e nella ripartizione dei ricavi commerciali relativi alle nazionali, va in questa direzione. Questo quando giocatrici e giocatori vestiranno la maglia della Nazionale.

Nell’accordo sono stati inseriti anche assistenza all’infanzia, un piano pensionistico, pari trattamento per quel che riguarda i campi da gioco e di allenamento, per le sistemazioni in hotel, per il personale a disposizione delle due Nazionali, per i viaggi in charter, per la sicurezza dell’ambiente di lavoro, per il congedo parentale e per quanto riguarda infortuni gravi e documentati, anche in tema di salute mentale.

Un passo importante, nonostante si segnali qualche mugugno, soprattutto europeo, dato che il salary cap non è stato toccato, e quindi i giocatori migliori potranno percepire cifre ancora decisamente superiori a quelle delle donne. In America lo sport è anche pragmatismo legato al business. L’identico minimo salariale è stato raggiunto a febbraio. Il resto dipenderà dal giro d’affari della lega calcistica. Se riuscirà ad attirare nuovi investitori anche il salary cap verrà alzato e pareggiato. L’accordo di massima c’è già, non è stato ratificato ancora, ma è questione di tempo. E soprattutto di business.

 

Nel suo podcast "Come il calcio spiega il mondo", il direttore Claudio Cerasa raccontava come "il calcio è un termometro utile per misurare non solo il livello di libertà che esiste in un paese ma anche la capacità di far valere in una società i diritti delle donne". Dall'Afghanistan dei talebani alla nazionale femminile degli Stati Uniti al gender gap nella Serie A italiana. Storie formidabili di donne nel mondo del calcio. Con lezioni utili per il futuro delle nostre democrazie. La puntata la potete riascoltare qui.

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