Euro 2020

Europei e variante Delta, D'Amato ai tifosi inglesi: "Chi parte oggi non andrà allo stadio"

Ruggiero Montenegro

Sabato si gioca Inghilterra-Ucraina all'Olimpico. L'assessore del Lazio: "Esiste un'ordinanza di quarantena per chi arriva dall'Inghilterra e va rispettata. Il governo intensifichi i controlli". E anche da Londra arriva l'invito ai supporters: "Tifate da casa"

Niente deroghe, nessun cambio di regole in corsa: la variante Delta continua a preoccupare, per cui l'attenzione resta alta. La situazione epidemiologica è sotto controllo e non è il momento di prendere rischi. Tanto più in vista di Ucraina-Inghilterra, l'ultimo dei quarti di finale di Euro 2020 che vedrà Roma, e lo stadio Olimpico, di nuovo protagonisti per la quarta partita italiana della competizione itinerante. “Chiunque arrivi dall'Inghilterra deve fare la quarantena. Esiste un'ordinanza, è una regola dello stato in vigore fino al 30 luglio, e va rispettata. Altrimenti si commette un reato”: dice Alessio D'Amato, assessore alla salute della regione Lazio, che parlando con il Foglio rimanda al provvedimento emanato dal ministro Speranza nelle scorse settimane, in base al quale è previsto l'isolamento di 5 giorni per chi arriva dal Regno Unito.

 

“Chi è in Italia da ieri, avrà diritto a vedere la partita, diversamente non potrà essere allo stadio – ribadisce D'Amato –, non esiste nessun tema legato ai tifosi inglesi, non se ne occupa la regione. La questione semmai deve essere affrontata a livello di governo, di ministero della Salute e di polizia di frontiera, e riguarda i controlli nei porti e in particolare negli aeroporti. Al massimo è lì che bisogna intensificare le verifiche”. Insomma, esiste un protocollo e non è in programma nessuna variazione, né sono arrivate in Regione indicazioni di altro tipo: “Noi siamo sempre disponibili a ogni forma di confronto, ma al momento non né previsto alcun tavolo tecnico. Del resto, anche nella partita di ieri tra Ucraina e Svezia, giocata in Scozia, lo stadio era mezzo vuoto, il numero di tifosi delle due nazionali era limitato, proprio a causa delle restrizioni imposte dalle autorità britanniche”, spiega ancora l'assessore. In Gran Bretagna è previsto infatti l'auto isolamento di 10 giorni per chi arriva ed è andata così anche per l'ottavo di finale disputato ad Hampden Park. E allora: “Il buon senso porterebbe a dire che chi parte oggi per andare all'Olimpico, farebbe meglio a restare a casa, oppure la partita la guarderà in albergo”, continua l'assessore, puntualizzando: “Questo non è un discorso che vale solo per i tifosi, ma anche per i turisti e chiunque altro. Se poi arriveranno altre indicazioni, ne prenderemo atto”.

 

Una posizione analoga a quella di Londra, come si apprende dalle parole di Anne Marie Trevelyan, sottosegretaria al Commercio. L'indicazione del governo ai supporters dei Tre Leoni è quella di "tifare da casa". E Intanto, secondo quanto riferito dalla Bbc in queste ore, anche l'ambasciata inglese a Roma avrebbe negato la possibilità, annunciata dalla Football association – la massima organizzazione del calcio inglese – di vendere i biglietti per il match di sabato. Sabato sera lo stadio Olimpico sarà ancora aperto con capienza ridotta, circa 16 mila i biglietti disponibili, di cui la gran parte risultano già venduti, mentre alle due nazionali che si contenderanno l'accesso alle semifinali sono stati concessi rispettivamente 2.500 tagliandi. Resta da capire che ne sarà di quelli riservati ai tifosi d'oltre manica.

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