Foto tratta dalla pagine Facebook dell'Italbaket

Setteperuno

Matilde Villa, Carlotta Zanardi e la nouvelle vague del basket femminile italiano

Marco Pastonesi

La prima gioca in A1 e a (quasi) 16 anni è già una sicurezza. La seconda in A2 sta iniziando a fare la differenza. L'alba di una nuova grande pallacanestro azzurra

Matilde Villa: 11/17 da due, 3/4 da tre, 2/2 ai liberi, totale 36 punti, più otto rimbalzi, quattro assist, una stoppata, 43 di valutazione. Mai, nella storia del basket italiano, una quindicenne (compirà i 16 il 9 dicembre) ha segnato così tanto in una partita di campionato di serie A1. E Carlotta Zanardi: 7/11 da 2, 5/9 da 3 e 6/6 ai liberi, totale 35 punti. E’ vero che li ha segnati in A2, ma Carlotta, di tre mesi più giovane di Matilde, appartiene addirittura alla leva del 2005. Matilde ha trascinato il suo Limonta Costa Masnaga al successo contro Sassari (76-57) e al quarto posto in classifica, e vanta una media di 18,4 punti a partita, Carlotta ha guidato il Brixia Brescia contro il Cus Cagliari (68-55) e ne ha rafforzato il primo posto, e ha addirittura con 20 punti di media a partita. E non si tratta di un solo giorno da leonesse, non è una sorpresa per chi segue il basket femminile: sulle prodezze di queste due ragazze si fondano le vittorie delle nazionali giovanili.

   

Tutte e due hanno lo sport nel sangue. Matilde è la gemella di Eleonora, anche lei “enfant prodige”. Brianzole (abitano a Lissone), tanti sport vissuti fin da piccole e senza stress (calcio, nuoto, sci), però anche danza classica, poi basket, rendendo felice il papà, Paolo, commerciante, grande appassionato (la mamma, Nadia, casalinga, è stata trascinata – divertita – in questo vortice). In famiglia anche un altro figlio, Edoardo, lui pure contagiato dall’amore per il basket. Descritte come spiriti liberi, ma competitive e determinate, Matilde ed Eleonora si sono divise almeno nella scelta del liceo: Matilde in quello scientifico-sportivo, dove gli insegnanti sembrano più comprensivi considerando gli impegni non solo in Italia ma anche all’estero fra club e nazionale, Eleonora in quello di scienze umane. E Carlotta, se possibile, ha lo sport ancora più ricco nel suo codice genetico: il papà, Stefano, è il suo allenatore, la mamma, Laura Marcolini, ha giocato proprio nel Brescia e, due anni fa, in squadra con la figlia, anche lei adesso allenatrice, anzi, viceallenatrice. E anche qui, in famiglia, un altro figlio innamorato del basket, Edoardo. Carlotta – raccontano i genitori - è nata con il pallone fra le mani: in palestra, mentre loro si allenavano, lei giocava, forse già sognava e immaginava, e intanto cominciava a prendere confidenza con il pallone, prima con i palleggi, poi con i tiri, a cinque anni l’approccio con il minibasket e da lì una passione che sembra crescere a ogni partita.

  

Matilde è ormai una certezza: il suo primo exploit a neanche 15 anni, 21 punti contro il Geas di Sesto San Giovanni, poi agli Europei 2019 per Under 16 ha chiuso con il 44 per cento al tiro da 3 (migliore del torneo), ma era già salita agli onori della cronaca lo scorso anno realizzando 21 punti contro il Sesto San Giovanni a 15 anni non ancora compiuti. Carlotta ha stupito tutti in maglia azzurra, 23 punti alla Spagna nella vittoria in finale al Torneo dell'Amicizia Under 16, e la A2 sembra già andarle stretta.

  

Matilde Villa si gode la settimana di celebrità: “Dall’altro giorno il mio profilo Instagram è impazzito. Tanti complimenti fanno piacere, ma io penso solo a divertirmi e fare il meglio possibile. E’ stata una serata in cui la palla entrava in continuazione. Il mio obiettivo? Adesso penso a giocare e basta, però nel mio futuro ci sarà sempre spazio per il basket, devo vedere come andrà avanti, sarebbe bello raggiungere grandi traguardi”. Neppure Carlotta è il tipo da montarsi la testa. Il bello, giura chi se ne intende, deve ancora venire.

  

Un fine settimana di “altri sport”

  

Rugby: ennesima sconfitta dell’Italia, 36-5, stavolta a Parigi con una Francia ricca di esordienti. Sabato l’ultima partita dell’Autumn Nations Cup, a Llanelli con il Galles. Inutile illudersi.

  

Ciclocross: nella Coppa del mondo a Tabor, nella Repubblica ceca, l’olandese Shirin van Anrooij, coinvolta in una caduta, è stata ferita dal freno a disco di un’altra bicicletta. Il taglio, profondo e spaventoso, non sembra però aver leso i tendini.

    

F1: Gp di Bahrain, vittoria del campione del mondo Lewis Hamilton, vittoria anche per Romain Grosjean, uscito illeso (ustioni alle mani) dopo che la sua macchina si è spezzata e incendiata, e lui è rimasto dentro 26”.

    

Pallavolo: uomini, Perugia espugna Vibo Valentia e torna al primo posto in classifica davanti a Civitanova.

Di più su questi argomenti: