Leclerc galleggia

Chi segue la Formula 1 non merita circuiti come Sochi

Hamilton penalizzato al GP in Russia, vince Bottas tra la noia

Fabio Tavelli

Naufragato ancora una volta Vettel, visto duellare non sempre con successo con gli altri tristi motorizzati Ferrari (Haas e Alfa Romeo). Hamilton rimanda l’aggancio a Schumi.

A impedire a Lewis Hamilton di eguagliare Michael Schumacher a quota 91 vittorie è stata una doppia leggerezza del Campione del Mondo. Bottas vince ed esulta e nel teamradio finale mostra i muscoli e indirizza pensieri di rivalsa nei confronti dei suoi non pochi critici. Faccia pure quel che vuole, lo scudiero finnico, tanto sappiamo tutti che senza quella doppia penalità che ha tolto dieci secondi a Hamilton staremmo celebrano un altro successo del Re Nero. Intendiamoci, è tutta colpa di Hamilton. E forse di chi non gli ha detto che quelle prove di partenza non si possono fare dove gli pare e piace ma che il regolamento, anche quando appare un po’ cervellotico, lo devono rispettare sia i Monarchi che i loro sottoposti. Pazienza, ne è uscita una gara di nessuna emozione. In questi casi si spera sempre che Max Verstappen venga in soccorso della palpebra e si inventi qualcosa di speciale. Nemmeno questo, in una giornata dove la Ferrari di Leclerc è tornata a galleggiare, senza alcuno spunto, in una posizione quantomeno non imbarazzante. Sesto il monegasco, naufragato ancora una volta Vettel, visto duellare non sempre con successo con gli altri tristi motorizzati Ferrari (Haas e Alfa Romeo). Hamilton rimanda l’aggancio a Schumi. Potrebbe farlo tra due settimane al Nurburgring, terra di Germania, terra di Michael e della Mercedes. E forse è giusto così, che non sia un non luogo come Sochi a dargli questa gioia.

E quindi ecco per chiudere una preghiera al nuovo grande capo della Formula 1, Stefano Domenicali. Sappiamo che a guidare i destini di Liberty Media sono parametri come l’indice Nasdaq e non il gradimento che possiamo esprimere noi che guardiamo le gare in televisione. Eppure infliggerci ancora circuiti come quello di Sochi è una tortura che il pubblico della Formula 1 non merita. D’accordo i rubli, però gare del genere autorizzano quelli che dicono che certe gare conciliano la pennica a non cambiare idea. Un paio di giorni fa Fernando Alonso, esagerando, aveva della che la Formula 1 è il campionato più noioso di tutto il Motorsport. Immaginiamo che l’anno prossimo, quando l’asturiano rientrerà nel circus, la penserà diversamente. Ma se Domenicali volesse dargli una mano potrebbe iniziare alla grande eliminando circuiti simili ad un sedativo come quello disegnato sulle rive del Mar Nero dal tremendo architetto tedesco Hermann Tilke. 


 

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