La Serie A prova a riempire col calcio il vuoto lasciato da Astori

Leo Lombardi

Si prova a ripartire dopo la scomparsa del difensore della Fiorentina. Non sarà semplice

FIORENTINA-BENEVENTO

(domenica ore 12.30, arbitro Pasqua di Tivoli)

E' stata una settimana tremenda per la Fiorentina, dopo la morte improvvisa di Davide Astori. Una morte che ha aperto un vuoto che non si pensava così grande, a conferma di come gli unici veramente insostituibili siano quelli che appaiono poco e operano tanto. Il difensore viola apparteneva a tale categoria, anche per questo il mondo del calcio gli si è stretto attorno pure al di fuori dell'Italia. Dura ripartire, ma necessario.

BOLOGNA-ATALANTA

(domenica ore 15, arbitro Calvarese di Teramo)

Mai elogiare qualcuno, ci si pente in fretta. Chiedere di Mattia Destro, per esempio. Avevamo raccontato di come si stesse ritrovando dopo un periodo oscuro. Bene: l'occasione mancata del pareggio contro la Spal è entrata nella storia come sfida alle leggi della fisica. Sull'altro fronte c'è Petagna. Non è che segni molto, per essere un centravanti, ma aiuta gli altri a farlo. Molti non l'hanno ancora capito, però. E criticano.

CAGLIARI-LAZIO

Il 2018 non è stato finora amico di Claudio Lotito. Dopo essere stato anestetizzato nel tentativo di controllare le elezioni in Figc, è stato trombato anche in quelle politiche, ritrovandosi fuori alla sera da quel Senato in cui aveva pensato di essere entrato in mattinata. Ora anche la Lazio dà dei pensieri, eliminata dal Milan in Coppa Italia, beffata dalla Juventus in campionato e fermata dal palo con la Dynamo Kiev in Europa League. Cagliari con il fresco caso Joao Pedro da gestire, dopo la positività a un diuretico non consentito.

CROTONE-SAMPDORIA

(domenica ore 15, arbitro Mazzoleni di Bergamo)

Walter Zenga ha conosciuto la Sampdoria da giocatore (approdo nel post Inter) e da allenatore: pochi mesi nel 2015, con l'esonero dopo una serie perfetta per i numeri (quattro vittorie, quattro pareggi, quattro sconfitte) ma non per la classifica. Intorno alla parentesi blucerchiata tanti paesi arabi, prima della chiamata del Crotone, dove la situazione si è fatta scivolosa dopo cinque partite senza vittorie.

JUVENTUS-UDINESE

(domenica ore 15, arbitro Giacomelli di Trieste)

Se gioca male e poi vince, perché la Juventus dovrebbe cambiare? E' successo in campionato in casa della Lazio, è successo in Champions a Wembley contro il Tottenham. Allegri ha indovinato la tattica, il resto lo ha fatto il redivivo Dybala: due partite da titolare, due gol decisivi. All'andata a Udine fu un insolito 6-2 per la Juventus, con quattro reti arrivate dopo l'espulsione di Mandzukic. Terza età tra i pali, con il 40enne Buffon da una parte e il futuro 41enne Bizzarri dall'altra. Da come parano, però, la Villa è realmente Arzilla.

SASSUOLO-SPAL

(domenica ore 15, arbitro Doveri di Roma)

Due vittorie consecutive hanno dato un altro senso alla classifica della Spal. Pur con una partita in più, il terzultimo posto è stato lasciato al Crotone. Adesso un altro scontro diretto, nuovamente in trasferta, per operare ancora un sorpasso. Alla portata, visto che il Sassuolo ha perso cinque delle ultime sette partite.

GENOA-MILAN

(domenica ore 18, arbitro Fabbri di Ravenna)

Il Milan arriva a questo appuntamento ridimensionato dall'Arsenal: c'è il marchio della Premier League, è vero, ma parecchi affanni e tante sconfitte per i Gunners di questi tempi. Il 2-0 dell'altra sera avrebbe potuto delineare contorni più ampi, se non ci fosse stato Donnarumma in porta. Logico fiato corto oppure qualcosa di più serio? La risposta alla trasferta con il Genoa, dove rimane in panchina Lapadula, tormentato fiore all'occhiello (9 milioni di investimento) della campagna acquisti 2016.

INTER-NAPOLI

(domenica ore 20.45, arbitro Orsato di Schio)

Lo choc del Napoli è stato forte sabato sera. Non si pensava che la partita con la Roma potesse nascondere trappole inattese, invece è stato uno schiaffo alle scelte: di strategia (puntare tutto sul campionato) e di mercato (l'inguardabile Mario Rui, entrato in tutti i gol giallorossi). Sarri riparte da una trasferta, condizione finora sempre amica per i suoi: lontano dal San Paolo, per il Napoli dodici vittorie su tredici partite. L'aria del big match magari sveglierà anche l'Inter, tornata al successo contro il Benevento, un 2-0 che non ha comunque detto una parola chiara sulle attuali fatiche nerazzurre.

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