Drôle de derby. Senza curve non ha senso giocarlo, ma le curve si diano un obiettivo realistico.

Alessandro Giuli
Come i Ragazzi della Sud giallorossa, anche i laziali della Nord hanno ufficializzato la loro assenza al derby dell’8 novembre. Drôle de derby. Ma a questo punto che lo giocano a fare? Non sarebbe meglio che le due società si mettessero d’accordo?

Come i Ragazzi della Sud giallorossa, anche i laziali della Nord hanno ufficializzato la loro assenza al derby dell’8 novembre. Drôle de derby. Ma a questo punto che lo giocano a fare? Non sarebbe meglio che le due società si mettessero d’accordo, chessò, per una moratoria, un ritiro bilaterale o, in estrema alternativa, uno 0-0 pilotato sul nascere? Conosco, rispetto e sostengo le ragioni degli ultras capitolini. E deploro la volontà persecutoria che, dal prefetto in giù, sta togliendo ossigeno ai tifosi e rispettabilità alla Roma e alla Lazio. Ma al tempo stesso chiedo alle Curve di mettersi d’accordo sul da farsi, perché l’Aventino non basta e, alla lunga, si ritorcerà contro i suoi promotori. Urge la nascita di una delegazione, un punto di vista comune, e sopra tutto un obiettivo da perseguire: la rimozione dei vetri divisori in curva non mi pare raggiungibile: se c’è qualcuno che comanda,oggi, in Sud, cominci a dare ordini chiari e realistici al proprio cervello.

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