Joseph Blatter, presidente della Fifa dal 1998 (foto LaPresse)

Se l'Fbi sistema la Fifa di Blatter

Redazione
Stavolta la sorpresa riguarda più il cacciatore che la preda. Non ci voleva molta immaginazione a sospettare che dietro la scelta di giocare i Mondiali di calcio in Qatar, terra di gas ed emiri, a ridosso del Natale 2022 ci fosse qualche regalia men che lecita.

Stavolta la sorpresa riguarda più il cacciatore che la preda. Non ci voleva molta immaginazione a sospettare che dietro la scelta di giocare i Mondiali di calcio in Qatar, terra di gas ed emiri, a ridosso del Natale 2022 ci fosse qualche regalia men che lecita. Ma colpisce il fatto che, per sfidare l’onnipotente Sepp Blatter, da sempre dominus della Fifa, ci volesse nientemeno che Loretta Lynch, fresco procuratore generale degli Stati Uniti sull’onda di un’indagine condotta dall’Fbi. Un quadro degno della Chicago anni Trenta più che dell’hotel Baur au Lac di Zurigo, tempio di gnomi dove mercoledì i gendarmi elvetici hanno fermato alcuni potenti del pallone.

 

Ma tanto c’è voluto per portare alla sbarra un sistema di potere che ha retto alle inchieste della stampa anglosassone, alle dimissioni di dirigenti colti con le mani nel sacco e all’insabbiamento dell’inchiesta condotta, per conto della stessa Fifa, dall’ex procuratore federale americano Michael J. Garcia. Ma non ha portato bene alla squadra (o la gang?) di Blatter la sfida ad un esponente, seppur in congedo, della giustizia americana, decisa a far rispettare, dopo il 9/11, il suo ruolo di garante della legalità internazionale. La dottrina americana prevede che le corti federali siano competenti per i reati commessi utilizzando il dollaro o passando da un Internet provider americano. Un diritto che Washington esercita, il più delle volte, nei casi di terrorismo. Ma non solo. Certo, non mancano le critiche allo “strapotere” americano. Ma se i “G-men” dell’Fbi non avessero indossato la giacchetta nera degli arbitri di calcio fischiando un giusto rigore, l’Europa avrebbe continuato a chiudere gli occhi.

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