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Saverio ma giusto
L'Italia non perda l'occasione: porno-turismo per i francesi!
Non è un caso che, mentre in Francia oscuravano Pornhub, il presidente Emanuele Macron stesse incontrando Giorgia Meloni. Abbiamo di fronte una grande opportunità: promuoverci come meta di turismo sessuale. C'è solo da capire se siamo pronti ad accogliere milioni di turisti arrapati
Da martedì scorso, 3 giugno, in Francia non è più accessibile il celebre portale pornografico Pornhub. Lo ha deciso il gestore stesso della piattaforma, in protesta contro la legge voluta dal governo francese per verificare la maggiore età degli utenti, a tutela dei minori i quali, da che mondo è mondo, sono sempre cresciuti (più o meno bene) dando la caccia furtiva a certi contenuti, a certe immagini, con la sola differenza che prima – con la carta, con i vhs, e prima ancora con gli affreschi a Pompei – era tutto più analogico. Adesso, chi accede a Pornhub oltralpe, al posto di una vasta scelta fra squirt, anal o blowjob, trova un’immagine del quadro “La libertà guida il popolo” di Eugène Delacroix – dove la protagonista, Marianne (cioè il simbolo della Francia), è ritratta con il seno scoperto, quindi almeno un paio di capezzoli si vedono, però può bastare solo a chi è parecchio arrapato.
Nelle stesse ore in cui il sito pornografico si oscurava in Francia, lasciando senza video porno sette milioni di visitatori giornalieri, il presidente Emanuele Macron incontrava a Roma la premier Giorgia Meloni. Solo un caso? Io spero di no. Confido nell’intelligenza di Macron e nell’opportunismo di Meloni. Mi spiego: l’oscuramento della pornografia in un paese come la Francia, che ha il forcone facile e nella storia ha ghigliottinato per molto meno, rischia di diventare una pericolosa miccia sociale; ed è sicuramente interesse di Macron disinnescare il malcontento popolare senza cedere sulla legge voluta dall’esecutivo. Meloni può sfruttare questa necessità francese a suo vantaggio, o meglio a vantaggio del paese, promuovendo l’Italia come meta di turismo sessuale: i francesi vengano da noi a masturbarsi sui video porno! Siamo paesi geograficamente vicini e piuttosto ben collegati: con viaggi brevi e relativamente economici, i francesi possono venire qui in Italia e vedere tutta la pornografia online che vogliono senza limiti d’età o burocrazie digitali da ottemperare – almeno fino a novembre, quando anche da noi potrebbe arrivare una legge in tal senso; ma intanto sfruttiamo l’estate, poi si vedrà.
C’è solo da chiedersi: l’Italia è pronta ad accogliere milioni di turisti francesi in cerca solo di una buona connessione? Non sempre il wifi negli alberghi è veloce e performante, per non parlare della copertura del 5G; e la fibra ottica non è presente su tutto il territorio nazionale. Si rischia di non essere competitivi e all’altezza della domanda. Una eventuale firma con Starlink può aiutare l’Italia, garantendo connessione satellitare e accesso veloce a tutto il porno online? C’è poi il tema dell’overtourism, che già stressa città d’arte e mete naturalistiche italiane: se il fenomeno dovesse riguardare anche luoghi ameni come Novara, Biella o Isernia, prese eventualmente d’assalto da francesi interessati solo a chiudersi in una stanza con il proprio computer anche solo per 15 minuti, abbiamo camere d’albergo o Airbnb a sufficienza? Potrebbe essere una grande occasione per gli hotel a ore - in questo caso, potrebbero modulare l’offerta con camere a mezzora (arredamento spoglio, non serve nemmeno un letto, basta una sedia, un tavolino e dei kleenex puliti). L’Italia non perda quest’occasione.