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Varese, 1979: l'inizio di una triste storia di odio e antisemitismo

Guido Salvini

E' stata proprio la stessa squadra del Maccabi di Tel Aviv a subire per prima slogan inneggianti al genocidio durante una partita, di basket con la squadra locale Emerson Varese. I tifosi varesini avevano esposto uno striscione con scritto “Hitler lo ha insegnato, uccidere l’ebreo non è reato". Intanto la diga in difesa delle vittime dell’Olocausto è ormai crollata

Pochi lo ricordano ma è stata proprio la stessa squadra del Maccabi di Tel Aviv a subire per prima slogan inneggianti al genocidio a Varese nel lontano 1979 durante la partita, di basket con la squadra locale Emerson Varese. I tifosi varesini avevano esposto uno striscione con scritto “Hitler lo ha insegnato, uccidere l’ebreo non è reato” e scandito slogan come “Ebrei saponette saponette”.  Quelli individuati erano stati condannati in base alla legge n. 962 del 1967 contro il genocidio e la sua apologia per la prima volta applicata in Italia. Presidente della Corte d’assise che aveva emesso la sentenza  era Francesco Saverio Borrelli, allora giudice prima di diventare il procuratore capo di Mani pulite.

Ora, dopo i fatti di Amsterdam, le gesta dei tifosi varesini, nazistoidi che avevano allora l’esclusiva dell’odio contro gli ebrei, sembrano solo squallido teppismo da stadio. E la diga a difesa delle vittime dell’Olocausto è ormai crollata. In Olanda intorno allo stadio non c’erano solo striscioni ma ronde armate. In tutta Europa e anche in Italia aspettiamoci il peggio.

Guido Salvini, ex magistrato

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