Dopo gli oltre 200 mila decessi in più nel triennio 2020-2022 a causa della pandemia, nei numeri di marzo 2023 la crisi delle morti è rientrata. Le nascite invece continuano a essere pochissime e sul saldo pesa molto l’immigrazione
Notizie buone, meno buone, pessime dal fronte demografico. Arrivati i dati del mese di marzo 2023, si possono cominciare a tirare le somme del movimento della popolazione italiana nel primo trimestre dell’anno in corso rispetto ai primi trimestri degli anni precedenti. Movimento che mostra tendenze che si possono dare ormai per consolidate. E qui arriviamo appunto, a proposito di tendenze, alle notizie che sono di vario conio e svariano di qualità come di più non si potrebbe. I morti, intanto. Sono stati 179.101, 17.406 meno del primo trimestre del 2022 e ben 23.202 meno del primo trimestre del 2020, primo anno pandemico, con decrementi assai notevoli rispettivamente dell’8,9 per cento e dell’11,5 per cento. Ma addirittura il 2 per cento in meno anche rispetto al primo trimestre del 2019, anno non pandemico. Insomma: la super mortalità legata al Covid, che pure si era estesa dal 2020 al 2021 e perfino al 2022 è definitivamente rientrata dopo aver determinato oltre 200 mila morti in più nel triennio 2020-2022.
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