Ho un problema. Sono un ammiratore incondizionato di Tommaso Giartosio, voce di Radio 3, l’italiano in assoluto che parla al meglio la mia lingua, non una parola di meno, non una parola di più, mai una banalità, nemmeno per sbaglio, poetico senza affettazione, intellettuale senza spocchia. Il miglior fabbro di parole parlate che conosca, un talento purissimo. La sua voce non sorride e non ammicca, non canta, procede impavida tra mille trappole della stupidità, riesce a convertirle in un quanto di saggezza. Che Giartosio abbia un marito e dei figli non mi scandalizza. La penso come Mattia Feltri, in merito. Un tranquillo fatto compiuto, un “va bene così” al quale non si appunta nulla di diverso dal dato dell’affetto familiare e dell’amore tra due esseri umani di sesso maschile, tra quattro esseri umani che calpestano il mio stesso suolo a pieno diritto.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE