Viva la patria, viva tutte le patrie e naturalmente viva l’Inghilterra: ma adesso che gli inglesi si sono isolati perché mai la lingua franca dell’Unione europea deve continuare a essere l’inglese? Non suona assurdo? Nelle strade di Bruxelles si parla francese (e fiammingo, ma il fiammingo lo lascerei perdere: qualcuno ha mai letto Gezelle? Conscience? Van Beers? Qualcuno, anzi, ha mai sentito nominare questi letterati importantissimi nelle Fiandre?). Dopo l’euroinglese ci vuole l’eurofrancese. Che la lingua franca del Vecchio Continente debba essere il francese lo dice l’etimologia. E lo dice la storia: il francese è stata la lingua delle élite (parola per l’appunto francese) e della diplomazia nel Settecento, nell’Ottocento, nel primo Novecento, venendo poi retrocessa per la vittoria militare angloamericana della Seconda guerra mondiale. Ma non credo che Boris Johnson e Joe Biden abbiano intenzione di bombardarci un’altra volta… Che la prima lingua dell’Unione europea debba essere il francese lo dice innanzitutto il presente.
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