Foto Quinn Dombrowski via Flickr

Come essere "produttivi" anche a Natale (e a Capodanno)

Eugenio Cau

Non ne potete più dei pranzi lunghi giornate intere e delle riunioni di famiglia? Ecco per voi dieci giochi da fare al cellulare.  Ce n’è abbastanza per trascorrere in modo improduttivo tutte le feste

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Come essere produttivi anche a Natale

Natale è un periodo di pranzi lunghi giornate intere, riunioni di famiglia e un sacco di noia. Qui a Silicio amiamo il Natale, ma sappiamo che molti di voi pensano con terrore indicibile alla tombolata del 25, al cenone della vigilia, al veglione di Capodanno. Per questo abbiamo deciso di incoraggiare un po’ di autismo e consigliare dieci giochini da fare al cellulare, appartati in un angolo mentre zio Alfredo urla “ambo!” o tenendo lo smartphone sotto il tavolo per non farsi beccare durante il pranzo. Ce n’è abbastanza per trascorrere in modo improduttivo tutte le feste natalizie.

 

  

Avevamo già parlato qualche newsletter fa di Reigns, gioco stupendo che simula le decisioni di un re medievale usando un sistema intelligente di scelta multipla. E’ uscita la versione nuova, questa volta c’è una regina, e il gioco è perfetto per passare il tempo senza spegnere completamente il cervello. 3 euro, iPhone e Android

 

 

Hidden Folks è un giochino delizioso che assomiglia a "Dov'è Wally": bisogna trovare oggetti e personaggi all’interno di disegni dettagliatissimi. Sembra stupido, ma è divertentissimo perché i disegni sono animati e riservano infinite piccole gemme che vi sorprenderanno. 3 euro, iPhone e Android

 

 

Amanita Design è una casa di produzione che fa giochi (prima per pc, adesso per smartphone) che sono piccole opere d’arte. Sono giochi 2D in cui il personaggio principale va in giro a risolvere enigmi e indovinelli, e sono così ben disegnati che uno passa più tempo a stupirsi di quante cose belle ci sono sullo schermo che a fare il gioco per davvero. Amanita ha due giochi consigliati: Machinarium (iPhone e Android) e Samorost 3 (iPhone e Android).

 

 

Ricordate i libri game, quelli in cui il lettore decideva l'andamento della storia in base alle scelte? Il concetto di Lifeline è simile, ma più sofisticato: il giocatore chatta con un astronauta perso nello spazio e lo aiuta a salvarsi. La chat sembra vera (ti arrivano le notifiche dell'amico astronauta durante la giornata) e la scrittura (in inglese) prende. (Questo consiglio è apparso sul numero 16 di Silicio). 2 euro, iPhone e Android

 

 

Inside è un gioco più completo degli altri citati finora, nel senso che assomiglia molto di più a un gioco per pc: ha una grafica quasi da film per il cinema, una storyline complessa, un’ambientazione distopica-horror che fa rabbrividire. E’ uno dei giochi piaciuti di più ai critici quest’anno, la casa di produzione è molto forte, provatelo. 7,99 euro, iPhone

 

 

Avete presente Age of Empires, quel meraviglioso gioco Microsoft in cui bisognava costruire un impero e distruggere i regni vicini? Battle of Polytopia è un piccolo gioco gratuito che prende gli stessi meccanismi e li porta su smartphone. Non è complesso come il vecchio AoE, ma è ugualmente divertente. Gratis, iPhone e Android

 

 

Come si fa a rendere originale una app per gli scacchi? Si smarmellano i pezzi. Really Bad Chess fa esattamente questo: è una app per giocare a scacchi che, usando un algoritmo semplice, valuta la vostra abilità e vi dà i pezzi in base a essa: se siete scarsi avrete quattro regine, se siete bravi l'algoritmo vi darà solo pedoni. Il gioco è divertente per i principianti e invoglia gli esperti a sperimentare. Geniale. (Questo consiglio è apparso sul numero tre di Silicio). Gratis, iPhone e Android

 

 

Anche Banner Saga era un gioco per pc che ha vinto un sacco di premi ed è stato trasferito su device portatili. Nel gioco siete a capo di una banda di vichinghi che affronta una serie di avventure e lotta per la sopravvivenza. L’ambientazione è magnifica, ogni scelta apre scenari nuovi, il sistema di combattimento è a turni, tipo scacchi. 10 euro, iPhone e Android

 

  

Carcassonne invece è la trasposizione digitale di un famosissimo gioco da tavolo di strategia. Se avete un tablet, potete metterlo sul tavolo e giocare insieme ai vostri parenti. Lo scopo del gioco è costruire una mappa mettendo sul tavolo le tessere pescate a ogni turno, e poi conquistare le città e i campi che si costruiscono man mano. E’ facile e appassionante. 10 euro, iPhone

 

 

Papers, Please funziona solo su iPad ed è un gioco-manifesto (anche questo era per computer inizialmente). Siete un funzionario della dogana che deve decidere se far entrare nel suo paese una fila sempre più lunga di immigrati. Dovete capire chi sta cercando di entrare illegalmente, districarvi tra le regole burocratiche che cambiano in continuazione, e al tempo stesso se non siete abbastanza produttivi il vostro salario si riduce, non potete più pagare l’affitto e iniziano i problemi. Un gioco sulla mostruosità della burocrazia. 8 euro, iPad

 


 

VALLEY E ALTRE VALLEY

 

 

Cosa è successo questa settimana

  • Eric Schmidt abbandona il ruolo di chairman di Alphabet, la compagnia-madre di Google. E' uno dei grandi del tech, e la notizia è importante, ma non si sanno le ragioni del ritiro. Si parla di gaffe, cambiamento del vento politico, nuove generazioni, fidanzate. Rimarrà nel board.
  • Il più importante tribunale dell'Unione europea ha decretato che Uber è una compagnia di taxi. Brutto periodo per l'azienda, lo sappiamo.
  • Un anno fa si parlava tantissimo di Magic Leap, la compagnia segretissima che aveva raccolto milioni e milioni promettendo un nuovo tipo di approccio alla realtà aumentata. Adesso ha presentato un prototipo di occhialoni, e l'approccio non sembra nuovissimo.
  • Apple ha ammesso che rallenta di proposito gli iPhone vecchi, ma lo fa per il vostro bene (così dicono).
  • La Cina ha detto a Google e a Facebook che se vogliono entrare nel gigantesco mercato cinese devono accettare la censura.
  • A proposito di censura. Guardate questo video pazzesco del Wall Street Journal su come Pechino spia i suoi cittadini 24 ore su 24 usando le tecnologie più avanzate.

 

 

 


  

VIDEO BONUS 

Un gran video di Vox che spiega, in maniera semplice, con begli esempi e con un sacco di interviste ai migliori esperti, a che punto siamo per davvero con l'intelligenza artificiale.

  

 

LONG READ, METTETEVI COMODI

 

Un articolo stupendo e pieno di animazioni mostra la differenza (in effetti enorme) tra il dettaglio delle mappe di Google Maps e quello di Apple Maps. Il confronto è abbastanza impietoso.

Il momento doveva arrivare, alla fine è successo. Le playlist hanno soppiantato l'album come principale vettore di fruizione della musica.

Un modo furbo per sfruttare la mania per i bitcoin senza comprare bitcoin? Aggiungere il nome bitcoin a qualsiasi prodotto venduto. Tè freddo Bitcoin, Sigarette elettroniche Bitcoin, Aspirine Bitcoin. Succede davvero, e funziona.

Viaggio nella redazione di KnowYourMeme, dove una banda di splendidi nerd cataloga e gestisce le cose che ci faranno ridere nel 2018.

Nature ha chiesto a sei tra i maggiori autori di fantascienza contemporanei di immaginare il nostro futuro tech in occasione della fine dell'anno. I risultati sono piuttosto notevoli.

Grande intervista a Jaron Lanier, l'uomo che ha "inventato la realtà virtuale" e poi è diventato il critico più feroce dell'attuale mondo tech.

La Silicon Valley è piena di persone molto ricche e con molta voglia di spendere i loro soldi nel tentativo di raggiungere l'immortalità. Probabilmente non ci riusciranno, ma intanto le ricerche da loro finanziate potrebbero aiutarci con le malattie da mortali.

Rachel Abrams del New York Times ha un problema: se cerca il suo nome su Google, Google le dice che è già morta. Non è una bella sensazione.

BuzzFeed racconta la storia di Vincent Harris, l'uomo che ha "creato l'internet repubblicano" e che oggi è il principale stratega digitale del Front National francese e di AfD tedesco.

Facebook ha fatto un po' di ricerche e ha deciso di cambiare la sua strategia contro le fake news. Con un lungo post, ha annunciato che da adesso in poi smetterà di mettere una pecetta vicino alle notizie considerate false, ma consiglierà articoli considerati "veri" vicino alle bufale.

Frederic Filloux, uno degli esperti sulla materia di cui più mi fido, scrive su Nieman Lab che in realtà l'unico modo per risolvere il problema della misinformazione sarà usare l'intelligenza artificiale e il machine learning - ma ci vorrà un po' prima che funzioni tutto a dovere.

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  • Eugenio Cau
  • E’ nato a Bologna, si è laureato in Storia, fa parte della redazione del Foglio a Milano. Ha vissuto un periodo in Messico, dove ha deciso di fare il giornalista. E’ un ottimista tecnologico. Per il Foglio cura Silicio, una newsletter settimanale a tema tech, e il Foglio Innovazione, un inserto mensile in cui si parla di tecnologia e progresso. Ha una passione per la Cina e vorrebbe imparare il mandarino.