La banca che verrà

Maurizio Sgroi

I giganti di internet e il sistema bancario

Nella sua ultima relazione annuale la Bis di Basilea ci ricorda il futuro prossimo venturo che si prepara per i giganti dell’hi tech e, di conseguenza, per tutti noi. Dopo aver coltivato per anni la voglia vagamente patologica di miliardi di users di farsi vedere/ascoltare/leggere, ed aver così cumulato miliardi di terabyte di informazioni su ognuno, le grandi internet company si preparano al passo successivo: raccogliere i loro soldi e farli circolare. I servizi finanziari sono ancora una piccola porzione del business di queste entità. Ma se osserviamo quanto pesino insieme l’information tecnology e i servizi di comunicazione, e ci ricordiamo che dietro ogni bene di consumo venduto c’è uno scambio monetario, ecco che abbiamo lo strumento perfetto dove i bisogni, o anche i semplici desideri, vengono palesati, analizzati, organizzati, indirizzati e trasformati in moventi economici che generano una circolazione di beni e servizi e quindi, per pura partenogenesi, la sua controparte finanziaria. Già oggi le Big Tech offrono non solo scambi valutari o monete virtuali, ma anche app per investire e persino per gestire i portafogli. Il tutto integrato all’interno di un contenitore a vocazione pandemica. Il marketplace globale che si avvia a divenire l’autentica banca universale. La banca che verrà.