La Brexit finanziaria

Maurizio Sgroi

Le istituzioni inglesi hanno venduto 300 miliardi di titoli sovrani dell'eurozona dal 2015

In attesa di comprendere cosa succederà il prossimo 29 marzo, quando a meno di rinvii o improvvisi ravvedimenti l'UK uscirà sbattendo la porta dall'Ue, vale la pena osservare cosa è successo nel frattempo nel silenzioso mondo della finanza londinese, fino a oggi principale piazza finanziaria d'Europa. Dalle ricognizioni che ha svolto la Bis di Basilea viene fuori che dal 2015, ossia da quando la Bce lanciò il suo QE dando il via a un regolare acquisto di titoli sovrani (fra gli altri) i più attivi venditori di bond sovrani dell'eurozona siano stati proprio i nostri cugini britannici. Nel dettaglio, le istituzioni finanziarie non bancarie hanno venduto quasi 300 miliardi di euro di obbligazioni statali denominate in euro e li hanno trasformati in buona parte in depositi bancari finiti in pancia a banche fuori dall'eurozona. Non è sfiducia, per carità. E' un esperimento sociale. 

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