Corporazioni urlanti, buon segno Meno di un anno fa, il 25 marzo 2013, l’allora capo del governo incaricato Pier Luigi Bersani consultò per un’intera giornata le confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil. Ma anche il Wwf, Legambiente, Greenpeace, il Touring Club, il Fai, il Club alpino e la Federazione Pro Natura. Nonché don Ciotti e il Forum Giovani. Il giorno prima da Bersani erano saliti la Confindustria di Giorgio Squinzi e altre cinque associazioni imprenditoriali, oltre al presidente del Censis Giuseppe De Rita. Come andò a finire è noto: “Consultazioni non risolutive”, decretò Giorgio Napolitano, passando la palla a Enrico Letta. Redazione 20 MAR 2014
Strizzare l’occhio ai vetero sindacati La spregiudicatezza con cui Matteo Renzi, in queste sue mosse iniziali, manda segnali contraddittori e fa alternativamente l’occhiolino a esponenti sindacali e industriali portatori di esigenze e di concezioni diverse e talora addirittura incompatibili, suscita dubbi sulla linearità e la coerenza dell’azione di governo. Si tratta di dubbi fondati, che solo quando si passerà dalla raffica di annunci alle faticose realizzazioni potranno essere fugati o, nella peggiore delle ipotesi, confermati. Ma forse non è il caso di fasciarsi preventivamente la testa. Redazione 18 MAR 2014
Il putinismo come ideologia Uno zar incontra un papa. Un incontro semi ufficiale, cortese, ma non privo di dossier delicati: il Pontefice fa un elenco di rimostranze, il sovrano risponde con freddezza di non poter cedere in quanto è custode dell’ortodossia. Salutandosi si scambiano dei doni, e il Papa dice: “Si ricordi che i sovrani esistono per il bene dei popoli e non i popoli per la volontà dei sovrani”. Lo zar scuote la testa, e scrive al ritorno nelle sue stanze: “Le due grandezze passate, quella di Roma e quella del papato, quasi incredibili potenze che furono, sulle cui rovine oggi giocano le ombre cinesi di un potere quasi inesistente, con appena un filo di respiro, portando in se stesso il germe della propria distruzione”. Anna Zafesova 14 MAR 2014
Sottosegretari, viceministri, provvedimenti: ecco che cosa ha deciso il governo Renzi Il Consiglio dei ministri guidato dal premier Matteo Renzi ''ha nominato 44 sottosegretari, invece dei 47 di quello precedente, e 9 vice ministri, invece dei 10 precedenti, per un totale di 62 componenti del governo''. Lo ha annunciato Graziano Delrio al termine della riunione. Il Cdm inoltre "ha fatto nuovi provvedimenti per gli enti locali in difficoltà finanziaria, che aiutano a risolvere problemi finanziari e che andranno a sanare alcune delle situazioni più gravi". Il documento ufficiale del Cdm - Renzi accelera sul Jobs Act dopo i dati sulla disoccupazione - Cerasa Grillo & Matteo. Emiliano spiega perché Renzi sarà il “Na-po-le-o-ne” del Pd Redazione 28 FEB 2014
Contro lo scetticismo C’è curiosità, come no. Il giovane Renzi s’è preso il governo a trent’anni sostituendo un vecchissimo burattino quarantenne delle antiche generazioni di furbi e furbetti, e gli italiani, che sono brava gente, sono curiosi di capire come andrà a finire. Ma a parte Berlusconi, che è un ragazzo anche lui e fa il tifo apertamente per un esecutivo di cui è all’opposizione, il resto dell’establishment demente, della politica morta, dell’antipolitica funerea, gufa e parecchio. 28 FEB 2014
Olanda, ciò che faceva Hitler ora lo fa lo stato “La legge sull’eutanasia in Olanda sta deragliando”. Non lo ha detto un cardinale dell’Aia o Utrecht, ma niente meno che il dottor Boudewijn Chabot, lo psichiatra che nel 1994 per primo fornì in Olanda un farmaco letale per il suicidio assistito a una sua paziente con problemi mentali. Riconosciuto colpevole, Chabot non è stato condannato dai giudici, che hanno invece ritenuto la sua azione “amorevole”, e sul suo caso è stata poi costruita la legge sull’eutanasia approvata nel 2001. 14 FEB 2014
Alitalia: operazione tracollo In cinque anni i privatizzatori di Alitalia hanno portato l’ex compagnia di bandiera sull’orlo del fallimento, quando erano in condizione di rilanciarla. I “capitani coraggiosi” hanno infine chiesto al periclitante governo Letta di trovare un compratore. E’ paradossale che ora Alitalia sia in predicato di tornare in mani pubbliche, per giunta straniere, quelle degli emiratini di Etihad dopo l’intervento fallimentare dei soci italiani. Ma com’è possibile che l’operazione di salvataggio di Alitalia si sia trasformata in una formidabile “operazione tracollo”? 13 FEB 2014
Sull’immigrazione l’Europa fa la dura con la Svizzera ma l’obiettivo è l’Inghilterra. Il rischio elettorale Dopo aver taciuto durante tutta la campagna elettorale del referendum, l’Unione europea ha risposto con inusuale durezza al voto contro “l’immigrazione di massa” in Svizzera. Commissione e governi europei hanno congelato tutti i negoziati in corso con la Confederazione: dall’accordo sull’elettricità al nuovo assetto istituzionale che dovrebbe governare le relazioni tra Bruxelles e Berna. David Carretta 13 FEB 2014
Cresce il mercato degli indecisi e fa bene al Pd (ma potrebbe scegliere Sel) Anche se non sono previste a breve le elezioni politiche (ma incombe nei prossimi mesi l’importante test delle consultazioni europee), i partiti continuano a guardare con attenzione i sondaggi sulle intenzioni di voto, misurando anche le minime variazioni che intervengono da una settimana all’altra (e che, pur se comunicate alla televisione, non hanno nessun valore statistico). di Renato Mannheimer Redazione 07 FEB 2014