Campiello Stregato Ma che tartufi questi di Confindustria. Hanno un giocattolo di compensazione culturale – il Campiello, il premio letterario – lo hanno custodito negli anni facendone una vetrina perfino più decorosa del pollaio Strega; hanno tenuto in serbo, ogni anno, Bruno Vespa (da sempre cerimoniere della serata finale) ma, adesso, coi tempi che corrono, non è andata a finire che lo cacciano? Sabato, 7 settembre, alla Fenice – ci chiamano da Padova – non ci sarà più Bruno. Proprio tartufi, questi di Confindustria. E lo fanno per pura ansia sociale. 31 MAG 2013
Perché le larghe intese fanno bene al Pd Il Pd, per tornare a essere competitivo a livello nazionale, ha di fronte a sé due strade. La prima, è quella che ci piace di più e che abbiamo tentato di praticare prima con Veltroni al Lingotto e poi con Renzi alle primarie: una visione sul futuro del paese, un programma, un partito e un leader che escono dal recinto della sinistra tradizionale, vanno nel campo avversario e conquistano un bel po’ di voti dei delusi dal centrodestra. La seconda – apparentemente più realistica, ma meno coerente con l’esigenza di radicale cambiamento che nasce dalla crisi – è fondata sull’idea che… no, questa “vocazione maggioritaria” non corrisponde al carattere della sinistra italiana, che deve perciò unirsi per poi farsi regista di un ben equilibrato sistema di alleanze politiche. di Enrico Morando e Giorgio Tonini Redazione 28 MAG 2013
L'aborto dopo il parto Supponiamo d’avanzare una modesta proposta, un’ideuzza che per procedimento sillogico arrivi a proporre l’improponibile, eppure in qualche modo analiticamente consequenziale. Supponiamo che questa volta non si tratti di vendere i propri figli come leccornie per risolvere una crisi economica – forse nel 2012 qualcuno potrebbe pure proporlo, ma difficilmente ne sarebbe compreso l’aspetto satirico – ma di consentire l’infanticidio come forma di aborto nei paesi in cui questo è legale. Lo hanno fatto due giovani ricercatori italiani che lavorano a Melbourne, Francesca Minerva e Alberto Giubilini, in un paper pubblicato la scorsa settimana sulla prestigiosa rivista britannica Journal of Medical Ethics e intitolato “After-birth abortion: why should the baby live?” (ovvero “L’aborto post natale: perché il bambino dovrebbe vivere?”). di Valentina Fizzotti Redazione 13 MAG 2013
Il buono e il cattivo Il nuovo leader del Napoli è Hamsik, al Palermo è mancato Miccoli Verdetti emessi, serie A ai titoli di coda: tempo di saluti. Come quelli visti a Napoli, dove gesti, espressioni e linguaggi del corpo hanno lasciato intuire che potrebbe essere stata l'ultima partita al San Paolo di Edinson Cavani e Walter Mazzarri. Tanto De Laurentiis l'uomo-guida ce l'ha già, visto il cammino progressivo di Marek Hamsik verso la maturazione definitiva. Come Hamsik, anche Miccoli ha sempre saputo estrarre dal cilindro una magia nel momento più critico. Fino a quest'anno, fino a quando l'abituale spettacolo messo in scena da Maurizio Zamparini ha portato a un finale di stagione inaspettato. Sandro Bocchio 13 MAG 2013
La vergogna della scienza che vuole l'aborto libero Voglio denunciare per istigazione a delinquere (articolo 414 codice penale) due ricercatori italiani che lavorano a Melbourne. Odio i reati di opinione, a meno che siano reati di tipo omicidario. Detesto le persecuzioni giudiziarie di chi dica quel che pensa, a meno che il pensiero espettorato a mezzo bocca o a mezzo stampa non sia il riflesso del pensiero dominante, nichilista, nella forma più cinica e moralmente sordida. Il reato istigato è l'infanticidio (articolo 578 codice penale, nel testo modificato dalla legge 5 agosto 1981, numero 442). Meotti I bei curricula di Giubilini e Minerva, teorici dell’aborto post natale - Buona morte, bimbo - Crippa Larghe intese per la vita - Fizzotti L'aborto dopo il parto 13 MAG 2013
Sinceri democratici e infanticidi Un anno fa l’accreditata rivista Journal of Medical Ethics ha pubblicato l’articolo di due ricercatori italiani di bioetica presso le accademie australiane, Alberto Giubilini e Francesca Minerva, dal titolo “L’aborto post natale: perché il bambino deve vivere?”. Avvenire parlò di un “crepuscolo disumano della civiltà occidentale”, ma anche un filosofo della scienza come Giulio Giorello disse che “è evidente quali cupi scenari evochi una simile visione del mondo”. La tesi del documento, il più discusso di bioetica nell’ultimo anno, è semplice: alle stesse condizioni per cui si uccide il feto nel grembo della madre dovrebbe essere permessa la soppressione dei bambini appena nati. 11 MAG 2013
Il buono e il cattivo Di Natale è come Napolitano, Andujar è un problema a Catania Come Giorgio Napolitano, vorrebbe andare in pensione. Come per Giorgio Napolitano, glielo potrebbero impedire. La situazione dell'Udinese è molto più stabile di quella italiana, ma prospettare un futuro senza Antonio Di Natale è come parlare male della mamma. A 1.400 chilometri di distanza, anche Mariano Andujar ha trovato la sua dimensione. A Catania, nella squadra più argentina d'Italia, dove papa Francesco è la nuova icona. Sandro Bocchio 22 APR 2013
Requiem per il Primo Maggio sulle note di Elio, Fabri Fibra e Jovanotti Il Primo Maggio è peggio del 25 Aprile. Già dirla così è pesante ma la festa dei lavoratori, senza fave e pecorino, è solo la scampagnata del conformismo obbligatorio. E quel Te Deum del Concertone di Roma, con tutti quei sindacalisti sul palco, è il segnale chiaro di come sia stata sfasciata l’epica del lavoro. Loro, i sindacalisti, sono già belli che sudati, con l’ugola calda, ma quella cosa là, il live – con Fabri Fibra messo in castigo – è ormai tutto ciò che riguarda la sinistra: lo spettacolo. Ferrara Primomaggio e disaggio, ma che musica geniale quella di Elio 18 APR 2013