Io vorrei, non vorrei… Il panettone amaro di Renzi tra la palude di Letta e il Cav. volatile Il loro è un ambiguo rapporto di sottintesi, allusioni, scambi fragili e diffidenti. E Matteo Renzi si sente in bilico, ama il gioco temerario, ma non riesce a stringere l’imprevedibile Silvio Berlusconi in un accordo sulla riforma elettorale, e così avverte il rischio dell’impaludamento, lo spettro della sua lettizzazione definitiva, mentre il premier e Angelino Alfano vorrebbero costringerlo a siglare entro gennaio un formale patto di legislatura sul modello della grande coalizione tedesca. 24 DIC 2013
Neffa, lo stare “Molto Calmo” e “il Muro del Canto”. Il sound migliore da mettere sotto l’albero Buone feste coi suoni italiani perché, diamine, non ci sarà Babbo Natale a tirarci fuori dai guai ma il referto di salute della nostra scena è solido e merita attenzione Stefano Pistolini 24 DIC 2013
Accogliere senza illusioni La condizione di chi si trova costretto nei centri di prima accoglienza, spesso dopo una traversata piena di rischi e di sofferenze, è certamente tale da muovere a un senso di compassione. Aggravare la situazione con lungaggini burocratiche e giudiziarie dimostra quindi una insensibilità umana che suscita sdegno. Se, come dice oggi il governo, si può ridurre il tempo di permanenza nei centri a meno di un mese, questo va fatto, sapendo che significa un più rapido accoglimento delle richieste di asilo fondate, ma anche un più sollecito ricorso ai rimpatri coatti di chi non gode di quel diritto. Redazione 23 DIC 2013
Perché rifiutare l'aborto fa rinascere il buon senso Le poche esperienze di santità laica, come quella di Paola Bonzi alla Mangiagalli di Milano, dovrebbero diventare leggenda e mito, invece che essere trascurate e umiliate in favore delle sciocchezze sulla libertà riproduttiva 23 DIC 2013
Meglio il cazzeggio dei pischelli che il risaputo degli hommes d’Etat Certo che fanno un po’ ridere, una che scambia ministro o ministero e l’altro che lo bocciano all’abilitazione in piena lezione cattedratica all’Italia su come riformare l’economia e il lavoro, e anche il mentore di Madia e Taddei, il Renzi capotavola della segreteria che si riunisce in ore antelucane, non si toglie di dosso, nonostante la scaltrezza e le strategie di marketing e una autentica voglia di fare nuova politica, la sindrome che Salvatore Merlo chiama “dei calzoni corti”. Ma io insisto. Li ammiro, sebbene con il sorriso sulle labbra, perché sono la speranza di un mondo salvato dai ragazzini, e scusatemi se è poco. 23 DIC 2013
Botox di Natale Sono i giorni delle facce lisce, degli zigomi sporgenti e degli sguardi spalancati sul Natale, famelici di complimenti, auguri, saluti e: come ti trovo bene quest’anno, sembri più giovane di tua figlia, molto più giovane di tua nuora. A Natale tutti insieme, ma con il sorriso più bianco, le palpebre più leggere, le sopracciglia ad ali di gabbiano e le rughe addormentate, quasi identiche al Natale di dieci anni fa, quando non eravamo nemmeno andate dal parrucchiere. 22 DIC 2013
Esercizi di ottimismo prenatalizio: la ripresa c’è e ci sarà, perbacco Ieri ripassavo le note del mio taccuino per scrivere questo articolo quando alle 14 e 34 s’illumina il display dell’iPhone, è un avviso urgente di Bloomberg: “L’economia negli Stati Uniti è cresciuta del 4,1 per cento nel terzo trimestre, dato rivisto al rialzo rispetto al 3,6 per cento stimato”. Finito di leggere ho pensato: ottimo, ho risolto il problema dell’attacco del pezzo. Si comincia da qui, dalla crescita che c’è (negli Stati Uniti) e da quella che non c’è (in Italia). E’ domenica (15 dicembre) e Mario Draghi sul settimanale Journal du Dimanche sparge la semi-lieta novella. Mario Sechi 21 DIC 2013
Un panettone indigesto Enrico Letta più che a Babbo Natale intende ispirarsi al “buon padre di famiglia”. Già aveva annunciato che “mangeremo il panettone anche nel 2014”. Ma il dolce che sta servendo con la Legge di stabilità è un soufflé sgonfio, con gli ingredienti delle finanziarie d’antan. Intanto vale 15 miliardi di entrate e uscite, rispetto ai 32 della legge di fine 2012 del governo Monti, ai 63 del decreto salva-Italia, ai 265 delle ultime tre manovre berlusconiane. Dunque non cambia nulla di un paese superindebitato, con spesa fuori controllo, produttività in picchiata e crescita zero: e perciò a rischio declassamento. Redazione 21 DIC 2013
La fase due della Leopolda Bettini spiega perché Renzi premerà il tasto finish del governo Letta “Lo capiranno anche loro, non c’è nulla da fare, il governo non può durare e vedrete che al ritorno dalle vacanze di Natale Letta e Renzi si renderanno conto che non ci sono scelte, e che per combattere il populismo, avere più peso in Europa, dare al paese le riforme che occorrono e garantire all’Italia una vera stabilità la soluzione è una: smetterla con questa situazione sospesa, fare una riforma elettorale e andare a votare in primavera”. Goffredo Bettini parla quasi senza prendere fiato con lo sguardo acceso e incredulo di chi non capisce come sia possibile non rendersi conto di un fatto politico che non si può non considerare ovvio e lineare. 21 DIC 2013
Natale con Marco L’antico combattente ha imbracciato come un’ascia l’ennesimo Satyagraha. E nel giorno della nascita di Gesù farà due atti di profonda riverenza, e insieme di sfida. Uno di natura spirituale e l’altro di carattere istituzionale. Marco Pannella sarà la guida morale della terza Marcia di Natale per ottenere l’amnistia e riaprire il dibattito sulla riforma della giustizia (dopo il naufragio dei referendum) a cui parteciperanno politici, avvocati, preti, direttori penitenziari. Cristina Giudici 21 DIC 2013