Volle morire antiberlusconiano Indro Montanelli, fondatore a ottant’anni suonati di un giornale radicale e movimentista, che durò appena una stagione, promosso dai postcomunisti che fra le macerie del Muro di Berlino cavalcavano “la gioiosa macchina da guerra” di Achille Occhetto. Ma il famoso giornalista, in vita sua, fu un liberale e un borghese, un conservatore e un anarchico. Soprattutto fu non un antitaliano, ma “un italiano deluso”, come diceva lui, che detestò allo stesso modo comunisti e democristiani, tanto era refrattario agli schemi, alle mode, al fascino del branco.
Marina Valensise