La gloria non vedo, ma forse in Emilia si può ripartire A Finale Emilia dovevo andare a mangiare alla Fefa ma passavano le stagioni e non ci andavo mai perché, come dice il nome, Finale è alla fine dell'Emilia, lontanissimo dalle città sulla strada consolare che battezza la regione. I locali della Bassa già subivano ogni giorno il trauma dell’autovelox e ogni notte lo choc dell’etilometro, ci mancava il terremoto. Dove saranno adesso i cappellacci di zucca con salvia, mandorle e amaretti? E la coscia d’anatra con salsa al Lambrusco? 22 MAG 2012
Il sindaco di Firenze: "Mai presa una lira" La versione di Lusi E' iniziata verso le 21 di ieri sera l'audizione di Luigi Lusi davanti alla Giunta per le immunità e le autorizzazioni del Senato. Nella sua testimonianza Luigi Lusi ha sottolineato di aver dato dei soldi (ha parlato, riferiscono le fonti delle agenzie, di annualità e di mensilità) a varie fondazioni, tra cui quella di Rutelli e a una fondazione chiamata Centocittà. Soldi anche a Enzo Bianco e al sindaco di Firenze Matteo renzi, sostiene l'ex tesoriere della Margherita. Redazione 17 MAG 2012
La tv dolorista e i couch potatoes Su Saviano ci siamo sbagliati. Il successo di pubblico è arrivato, come previsto, quello di critica no, eppure ci avevamo scommesso. L’Italia abbonda di couch potatoes, il largo pubblico infantilizzato dalla televisione che si accuccia sul divano, sgranocchia patatine e noccioline e prolunga così l’ozio lamentoso che la tv del dolore sociale gli insegna e gli mostra come tenebroso spettacolo per tre ore consecutive (siamo l’unico paese al mondo in cui la lagna dura nove ore e si spalma su tre serate perdute per la gioventù degli addict de La7). Leggi l'Andrea's version su "Quello che (non) ho" - Leggi Qualcuno deve pur dirlo, ora basta con Saviano di Giuliano Ferrara - Leggi Fazio, Saviano e il dizionario dei luoghi comuni 2.0 di Mariarosa Mancuso - Leggi Vedere Fazio&Saviano fa venir voglia di riabilitare il futon e l’attimino 17 MAG 2012
Storie di santi e di banditi, di sepolti e riesumati Soddisfatti o riesumati. Sarebbe un ottimo slogan per un’impresa di pompe funebri, e sfido chiunque a dire che sia fuor di tono: a cospetto della morte nulla val meglio dell’umor nero dei surrealisti, che è poi stretto parente dell’atra bile dei malinconici, e quella materia densa e scura ciascuno la estrae e la raffina come può. Soddisfatti o riesumati, ed è meglio per tutti, perché è dalle mezze sepolture che saltano fuori i guai peggiori – i non spirati, i vampiri, gli zombie, i revenant. Guido Vitiello 30 APR 2012
Chi è l’uomo di Merkel che ora negozia con Monti sulla crescita Chi è dunque “l’uomo euro” che per Berlino ha iniziato a curare la ricostruzione di un asse con il governo italiano per la crescita? Sulla cinquantina, chioma rossa ormai brizzolata, modi schivi ma distinti, Nikolaus Meyer-Landrut è l’uomo chiave di Angela Merkel a Bruxelles. Oggi negozia con il suo omologo italiano, Enzo Moavero Milanesi, ma già sei mesi fa, poco dopo la sua nomina a direttore del dipartimento per le Politiche europee della cancelleria, si era ritrovato a negoziare per conto della Repubblica Federale il Fiscal compact, il trattato che stabilisce nuovi parametri per raddrizzare i conti pubblici degli stati membri dell’Euroarea. Redazione 28 APR 2012
Mi manda la Bce Crepe di governo sull’emergenza crescita Se il ministro dello Sviluppo non fa lo sviluppo, per il presidente del Consiglio quel ministro diventa un problema. Per sollevarsi dalla palude, e per disinnescare il malessere dei partiti, Mario Monti ha un piano europeo (gli Eurobond) ma ha pure bisogno di tranquillizzare l’opinione pubblica e i referenti politici italiani con un piano d’azione nazionale per lo Sviluppo che tuttavia il ministero competente non riesce ad avviare malgrado le pressioni, persino del Quirinale, si facciano sempre più forti. 26 APR 2012
Il Pd e il Quarto polo Prima di tutto bisogna unire i puntini per capire di cosa diavolo stiamo parlando, e bisogna mettere insieme un po’ di tutto: l’astensionismo e il movimentismo, la sinistra e l’anti montismo, le cinque stelle e il nuovo leghismo, il riformismo e l’anti bersanismo, il prodismo e il post girotondismo e poi, naturalmente, le praterie dell’antipolitica, l’insofferenza verso il governo dei tecnici e infine quell’improvviso clima da campagna elettorale che tutto d’un tratto ha portato il centrosinistra a fare i conti con una serie di questioni solo apparentemente secondarie. 24 APR 2012
Dal Foglio del lunedì Curriculum televisivo, voglio il premio “non è giornalismo” Breve curriculum televisivo dell’elefante. 1987: il compianto Antonio Ghirelli direttore socialista del Tg2 mi chiama e mi dice: “Per Craxi sei troppo grasso, ma secondo me se spieghi la politica a mezzanotte nel mio Tg può essere non male”. Facevo la nota politica del Corriere, all’epoca, dove Piero Ostellino mi aveva chiamato su suggerimento di Alberto Ronchey, amico di famiglia da una vita (traffico d’influenza?), ed ero reduce dalla nota politica di Reporter. Leggi i tweet dell'Elefantino 22 APR 2012