Screen dal video Youtube

La nota

Sermone islamico all'Università di Torino: condanna dalla ministra Bernini e dal rettore

Redazione

Dopo il discorso sulla Palestina da parte dell'imam Brahim Baya, il rettorato chiarisce: "Il fatto è avvenuto sotto la piena responsabilità degli occupanti". E insieme alla ministra dell'Università condanna l'accaduto: "Gli atenei siano laici"

All'Università di Torino continua l'occupazione e non si placano le polemiche. Nella giornata di ieri il grande androne di Palazzo nuovo si è trasformato in una moschea, quando l'imam Brahim Baya ha predicato per quasi un'ora un sermone islamico davanti a una decina di studenti. Il titolo dell'intervento è "Cosa ci insegna la Palestina?" e il suo discorso è stato registrato in un video pubblicato suo social e su Youtube. Grande la preoccupazione del rettore e dei professori dell'ateneo, che nelle scorse ore, in una lettera inviata alla ministra dell'Università Anna Maria Bernini, hanno avanzato il timore che in questo contesto ci possano essere gli estremi per proselitismo.

 

 

Oggi, con un a nota, l'Università di Torino ha chiarito la dinamica della situazione e ha spiegato che Bernini ha contattato telefonicamente il Rettore dell'ateneo Stefano Geuna per fare chiarezza. "Durante la conversazione – si legge nella nota – il rettore ha precisato che il fatto è avvenuto in situazione di occupazione da parte di studenti, i quali impediscono da giorni l’accesso a docenti e personale universitario; quindi sotto la piena responsabilità degli occupanti". Sia il rettorato che la stessa ministra Bernini hanno poi ribadito la ferma condanna per l'accaduto, nonché la laicità che caratterizza l'istituzione universitaria.

 

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