ANSA/ ALESSANDRIO DI MARCO

Editoriali

Il cattivo esempio di Landini fa scuola

Redazione

I sindacati dell’istruzione vanno contro il green pass e fanno benaltrismo

Con un titolo comicamente perentorio, “La scuola non si riapre per decreto” (e quando riapre? Quando le sigle sindacali avranno esaudito i capricci dei loro aderenti no vax e no pass?), ieri una nota unitaria dei sindacati della scuola ha fatto copia e incolla delle idee di Maurizio Landini contro l’obbligo di certificato vaccinale nei luoghi di lavoro. Nella nota i sindacati (sei sigle) scrivono: “In una categoria vaccinata al 90 per cento, il provvedimento assunto (che prevede anche sanzioni) sta alimentando forti tensioni, come spesso accade quando si assumono decisioni frettolose e radicali”.

 

Ci spieghino, se possono, perché mai dovrebbe “alimentare forti tensioni” la decisione di sanzionare chi in modo irresponsabile verso la salute di colleghi e studenti non si vuole vaccinare. Per via di quel 10 per cento che rifiuta il vaccino? Il sindacato deve difendere loro? No, un sindacato serio dovrebbe aiutare a garantire la salute di tutti i suoi iscritti nei luoghi di lavoro, e non coprire pochi irresponsabili.

 

Ancora si legge che la decisione “è stata assunta dal governo in modo unilaterale, nonostante l’amministrazione scolastica e i sindacati siano da tempo impegnati a trovare soluzioni utili per far ripartire la scuola in presenza”. Un “nonostante” che dice purtroppo molto di una vetusta mentalità sindacale: personale e sindacati facciano la loro parte; ma non può esistere, per la logica, alcun “nonostante” oppositivo a una decisione del governo che favorisce la sicurezza sanitaria. Serve il green pass, e servono le altre “soluzioni”.

 

Bizzarra anche l’obiezione sui precari: “Ci si chiede ad esempio come tale obbligo si potrà estendere al personale precario, le cui prestazioni si richiedono nel giro di poche ore”. E’ semplice: al momento della richiesta per entrare nella graduatoria, si presenta il green pass. Che poi il governo della scuola sia in grave ritardo su altri aspetti (spazi e personale) è evidente a tutti. Ma dire no al green pass e nascondersi dietro ad altri problemi è puro benaltrismo. Purtroppo il cattivo esempio di Landini ha fatto scuola.

 

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