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cattivi scienziati

Le falle argomentative del Senato sulla stregoneria biodinamica

Enrico Bucci

Argomenti che rafforzano la posizione di una lobby, con propri chiarissimi interessi economici, e di una multinazionale monopolista

La discussione che si è svolta in Senato, che ha visto la difesa da parte di alcuni senatori dell’equiparazione della stregoneria biodinamica all’agricoltura biologica e il voto favorevole di tutti tranne un astenuto e un contrario, offre l’occasione per evidenziare alcuni delle falle nei principali argomenti a supporto di tale operazione. Questi argomenti riflettono la propaganda pluriennale proveniente dalla lobby del biodinamico, ed è interessante vedere come siano riprese verbatim nelle nostre istituzioni – istituzioni che sono state fatte oggetto di un’insistente opera di comunicazione da parte di esponenti di punta di quel mondo.

 

 

Cominciamo per esempio dalle parole di uno dei relatori, il senatore Taricco, che così si è espresso: “Un’ultima considerazione è legata alla questione del biodinamico. Noi in questa legge ci siamo attenuti ai fatti e i fatti dicono che il 90 per cento della produzione biodinamica è legata all’export in paesi ad alta remunerazione, come Germania, i Paesi scandinavi, la Gran Bretagna, gli Stati Uniti, il Giappone. 4.500 aziende con un fatturato medio ad ettaro che supera i 13.000 euro e che, in piena pandemia, è cresciuto”.

 

Innanzitutto, questo argomento espone chiaramente quale sia il vero interesse dietro tutta la vicenda: quello economico. Ora io mi chiedo: se giudichiamo dal punto di vista di questa leva, perché allora non incentiviamo anche oroscopi, chiromanzia o magia nera? Sono certo che i relativi dati di fatturato, e in particolare il ritorno sull’investimento, sono entusiasmanti. Basta guardare al caso del mago Candido, che ha patteggiato per truffa, lamenta il sequestro della Jaguar e vanta pagamenti da singoli clienti anche di 100.000 euro: perché i suoi “rituali per far tornare i soldi” sono truffa, mentre chi vende cornoletame e dice che “processa e attiva nel terreno e nell’apparato radicale le forze dei pianeti sottosolari (Luna, Mercurio e Venere)” non sta parimenti truffando un consumatore?

 

I guadagni di cui parla il senatore Taricco, in altre parole, sono figli della credenza nell’esoterismo indotta nei consumatori quanto quelli del mago Candido; eppure, quelli della biodinamica sono vantati come fossero buoni, puliti e giusti, mentre quelli del mago Candido sono condannati da un tribunale.

 

 

Una risposta a questa domanda, che tenta di aggirare l’inevitabile problema etico, sembra provenire da un’argomentazione che è stata ben riassunta nella stessa riunione dal senatore Abate, il quale ha detto: “Nel momento in cui qualsiasi metodo che viene utilizzato per produrre del cibo rispetta il disciplinare del biologico nazionale, perde la sua prima caratteristica (che potrebbe essere biodinamico o qualsiasi altra forma) e diventa a tutti gli effetti biologico, sia per il regolamento europeo che per il regolamento nazionale”.

 

Si dice, cioè, che siccome il biodinamico rispetta tutti gli standard del biologico, allora esso è equiparabile al biologico. Questo tipo di argomento equivale a dire che siccome il mago Candido va in televisione, allora la sua pratica ai danni dei clienti è equiparabile a quella degli intrattenitori televisivi. Proprio il fatto che la biodinamica abbia un disciplinare suo proprio, per distinguersi – non sovrapporsi – all’agricoltura biologica, dovrebbe far riflettere sull’artificiosità dell’argomento che vorrebbe far smarrire le distinzioni, a tutto vantaggio di una equiparazione normativa strumentale a un riconoscimento legislativo. Di fatto, se biodinamico e biologico coincidono e sono equiparati, perché allora mantenere l’obbligo in biodinamica di preparati e procedure magiche, che chi onestamente pratica l’agricoltura biologica non si sognerebbe mai di utilizzare? E perché, soprattutto, far pagare il biodinamico ancor più del biologico, equiparandolo dal punto di vista della possibilità di ricevere incentivi a spese degli italiani, ma mantenendo intatta la possibilità di guadagnare molto di più a spese dei consumatori cui vengono imbonite le frottole stregonesche di Steiner? D’altra parte, se biodinamico e biologico sono equiparati, allora perché la stessa legge che li equipara prevede che nel tavolo tecnico istituito presso il ministero sieda un rappresentante apposito per il biodinamico diverso da quelli per il biologico, se non per difendere gli interessi di una categoria ben distinta?

 

 

Insomma: a me pare che gli argomenti addotti in favore del passo compiuto in Senato rafforzino la posizione solo di una lobby, con propri chiarissimi interessi economici, e di una multinazionale monopolista – la Demeter. Speriamo che la Camera possa evitare di renderci l’esempio di come la pseudoscienza di mercato possa trovare istituzionalizzazione e favore nei paesi che si vorrebbe definire più avanzati.

 

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