Il lockdown chiesto dall'Ordine dei medici non vale per l'Ordine dei medici
L'associazione di categoria chiede da settimane una chiusura totale a livello nazionale. Ma nel frattempo a Roma l'Ordine provinciale organizza le elezioni in presenza
Alla geografia dei colori, delle chiusure cucite su base regionale, come predisposto dal governo, l'Ordine nazionale dei medici non ha mai nascosto di preferire un lockdown nazionale, simile a quello di marzo. Del resto, il presidente Filippo Anelli va predicando da settimane la chiusura generalizzata di tutte le attività non essenziali: ”Solo così si può bloccare l'ascesa di questa curva e consentirci di arrivare a fine dicembre in maniera adeguata per affrontare la seconda parte della stagione invernale”, ha detto. E sempre Anelli, sposando una logica di minimizzazione del rischio, s'è pure opposto alle ordinanze della Regione Lazio (poi bocciate dal Tar) che permettevano ai medici di famiglia di poter curare i pazienti Covid a domicilio. Come a dire che qualsiasi proposta per alleggerire il peso sulle strutture sanitarie non possa competere con la chiusura di tutto ciò che non è essenziale al fine di ridurre la catena di trasmissione del contagio.
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