l'intervista al capo di full fact
Così si combatte la disinformazione sui vaccini
C'è un sito inglese che con il suo team di ricercatori monitora gli argomenti di tendenza sui social e scova le fake news. Parla il direttore di Full Fact
La notizia dello sviluppo di un vaccino anti Covid ha segnato il ritorno della propaganda no-vax. “Queste teorie non sono mai scomparse del tutto. Sono aumentate dopo l’annuncio dell’azienda farmaceutica Pfizer, e ce lo aspettavamo: le fake news seguono il flusso delle notizie reali”, spiega al Foglio Tom Phillips, giornalista e direttore di Full Fact, il primo sito di fact checking in Gran Bretagna che ora combatte contro il complottismo no vax. A Londra si parla molto di questo rischio, tanto che il Government Communications Headquarters (GCHQ) – l’agenzia dei servizi segreti che si occupa di sicurezza informatica – ha il compito di neutralizzare la disinformazione no-vax proveniente dai paesi ostili. Phillips sostiene che la maggior parte delle fake news è diffusa da profili individuali, che spesso mischiano teorie preesistenti e molto diverse tra di loro. Il bersaglio principale dei negazionisti è Bill Gates, che ha finanziato la ricerca medica sul vaccino. “Una delle teorie più popolari sostiene che la pandemia sia un tentativo per controllare la popolazione attraverso l’istallazione di microchip e che Bill Gates ne sia l’artefice. I complottisti hanno bisogno di un capro espiatorio. A loro conviene puntare il dito contro un individuo e proclamare: ‘E’ lui il colpevole’”.
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