Roma Capoccia

Gualtieri aggiusta anche il climate change

Gianluca De Rosa

Il comune stila un piano di “adattamento” al cambiamento climatico. Altro che blatte e monnezza: questo è il problema

A Roma fa sempre più caldo. Secondo il Campidoglio non è una chiacchiera da bar. Il monitoraggio che l’ufficio Clima del Comune, guidato da Edoardo Zanchini, ha commissionato alla fondazione Cmcc, come parte integrante della strategia di adattamento al cambiamento climatico approvata a gennaio, conferma che l’aumento delle temperature è nei numeri. Lo studio è stato presentato ieri in Campidoglio dal sindaco Gualtieri insieme a Zanchini e agli assessori interessati (Ambiente, Urbanistica e Lavori pubblici). Per la Capitale, insomma, oggi il problema numero uno non sono i trasporti, la raccolta dei rifiuti, la sempre più diversificata fauna urbana. No, tutt’altro. Oggi il sindaco ha davanti un solo vero nemico: il caldo. Il piano di adattamento presentato da Zanchini per sconfiggerlo gli è piaciuto talmente tanto che, di fatto, sarà la cover story del primo numero di Eutopica, la nuova rivista che sarà lanciata oggi alla Camera da Ali, l’associazione degli enti locali di cui Gualtieri è presidente.

Ma andiamo ai numeri. Secondo il monitoraggio, il 2024 è stato l'anno più caldo a Roma dal 1991, con temperature elevate e numerosi eventi di caldo estremo. La temperatura media giornaliera calcolata su tutta l’area del Comune di Roma è stata di 19,7 gradi, superiore di 2,5 gradi rispetto a quella media negli anni tra il 1991 e il 2020. Anche per numero di notti torride l’anno passato è stato il peggiore degli ultimi 34 anni, con 36 notti con temperatura minima giornaliera superiore a 25 gradi, quasi 30 giorni in più rispetto alla media 1991-2020. Anche i giorni di “disagio termico”, ovvero quelli con temperatura percepita – per il mix di umidità e temperatura effettiva – superiore ai 45 gradi, sono stati moltissimi: 53, contro i 25 della media 1991-2020. Ma se il 2024 è stato per il caldo un anno eccezionale, il trend di tutti gli indicatori conferma che comunque l’aumento è abbastanza costante nel tempo. Per adattarsi le parole d’ordine del Campidoglio sono: riforestazione, aumento dei punti di accesso a fonti di acqua e  zone ombreggiate, implementazione dell’aria condizionata nelle scuole e nei centri anziani. E poi un sogno per il risparmio idrico: utilizzare le centinaia di milioni di metri cubi d’acqua ripulita ogni anno dai depuratori di Acea che oggi finiscono nel Tevere e nell’Aniene per irrigare i parchi della città.  


Gli alberi sembrano la questione più concreta. "L'obiettivo – ha spiegato Gualtieri – è piantare un milione di nuovi alberi per contrastare l'effetto isola di calore, migliorare la qualità dell'aria e offrire più ombr nei quartieri più esposti al caldo”. Si tratta di piantumazioni finanziate con il Pnrr. Sarebbero stati già piantati 115 mila alberi nei parchi e nelle aree agricole (e ne saranno piantati altri 500 mila) e 31 mila nelle strade della città. La piantumazione però ha già creato polemiche, con cittadini e opposizioni che mostrano via social immagini di alberi che, appena piantati, sono già secchi. Nel corso dell’evento, Gualtieri si è difeso: “La letteratura scientifica mostra che esiste un tasso medio annuo di mortalità delle nuove piantumazioni che varia tra il 3 per cento e il 10. A Roma siamo intorno al 5: un ottimo risultato”.


Per quanto riguarda l’accesso all’acqua, l’idea è quella di estendere il piano già attivo per il Giubileo con distribuzione attraverso unità mobili. A questo il Comune aggiunge l’accesso gratuito alle piscine per gli over 70, soggiorni giornalieri al mare e centri estivi per minori. Oltre alla realizzazione di aree di ristoro e nebulizzazione. Per quanto riguarda la cosa più concreta di tutte, l’aria condizionata, invece, le cose sono  fumose. L’assessora competente, la responsabile dei Lavori pubblici Ornella Segnalini, ieri spiegava: “Stiamo intervenendo su 200 scuole per migliorare l'efficienza e la tenuta climatica”. Mistero. Sicuro è invece il nuovo asfalto anti-caldo: “Stiamo sostituendo l’asfalto scuro dei marciapiedi con materiali più chiari, in grado di riflettere il calore, con effetti tangibili sulla temperatura percepita”, ha detto Segnalini, che ha promesso anche interventi per contrastare gli effetti delle bombe d’acqua: “Abbiamo avviato un’azione straordinaria di manutenzione delle 340.000 caditoie di Roma”.


Per il risparmio idrico, la proposta dell’Ufficio Clima del Campidoglio è affascinante. Spiega Zanchini: “Già oggi la riduzione delle perdite alla quale ha lavorato Acea ci consente di non usare più l’acqua del lago di Bracciano. Ma se potessimo usare anche una piccola parte degli oltre 400 milioni di metri cubi d’acqua dei depuratori, potremmo risparmiare ancora di più”.


Ma mentre si immaginano scenari futuristi di contrasto al caldo, la realtà morde, o sarebbe meglio dire brucia. Sono tornati gli incendi. Ma Gualtieri si difende: “Abbiamo attivato insieme alla Protezione civile una strategia anti-incendio rafforzata per affrontare l’estate con il potenziamento dei droni per il monitoraggio”, ha detto prima di aggiungere: “Abbiamo adottato anche un’ordinanza severissima che impone a tutti i proprietari di aree verdi l'obbligo di rispettare misure stringenti, come il raddoppio delle strisce tagliafuoco e la cura della vegetazione”.