Roma Capoccia

il bluff dei Monopattini gratis per i romani 

Gianluca De Rosa

Qualcosa non va nella convenzione tra comune e operatori che prevedeva corse free per gli abbonati. Il comune prepara una stretta

 “Gentile utente abbiamo purtroppo verificato un parcheggio irregolare per la corsa effettuata in data…”. Un messaggio di poche righe e poi zac, i monopattini sharing non sono più gratis. Sono diversi i romani che nelle ultime settimane hanno segnalato la situazione, come sono tanti quelli che, pur possedendo un abbonamento annuale metrebus, non riescono a farsi attivare dagli operatori della sharing mobility romana – Lime, Dott e Bird – le 80 corse gratuite mensili che la convenzione tra aziende e comune di Roma gli garantirebbe. Da autunno scorso, infatti, sono solo queste tre le aziende che forniscono il servizio in città. Lo fanno forti della vittoria del bando lanciato dal comune per regolare il fenomeno. Le regole impongono a ciascun operatore di avere un massimo di 3 mila monopattini ciascuno, solo 300 mezzi per ogni azienda possono trovarsi in centro, numero che sale a 600 per l’intero territorio del I municipio. Il resto della flotta dei monopattini deve essere impiegato nel resto della città. Ma non c’è solo questo. Il servizio in oligopolio obbliga i tre operatori a garantire 80 corse mensili gratuite a tutti gli abbonati annuali all’Atac, un modo per incentivare l’uso del trasporto pubblico e gli abbonamenti. Gli operatori però avevano probabilmente sottovalutato l’impatto di questa misura. Secondo i dati da loro forniti durante un’audizione alla commissione Mobilità capitolina dello scorso febbraio, infatti, la maggior parte delle corse effettuate sono riconducibili agli abbonati al Tpl: per Dott addirittura il 40 per cento delle corse è rappresentato da una corsa gratuita, il 25 per Bird e il 20 per Lime. Numeri che hanno spinto gli operatori a chiedere una modifica della convenzione, che però non è stata accordata dal comune. 


Da allora, in compenso, sono incrementate le segnalazioni di cancellazioni anomale degli abbonamenti gratuiti e anche della mancata attivazione delle corse free. La vicenda è stata presa a cuore dall’associazione Salva ciclisti che ha raccolto una parte di queste segnalazioni e ha scritto già due volte all’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè. “Negli ultimi giorni – si legge nella lettera – le società hanno ulteriormente inasprito la stretta sugli abbonamenti gratuiti, disattivando unilateralmente gli utenti per presunte violazioni alle regole di rilascio dei mezzi. Come già evidenziato questa situazione si va ad aggiungere alla lentezza nell’attivazione delle nuove utenze, che può richiedere molto tempo. Abbiamo ricevuto segnalazioni di abbonati che hanno fatto richiesta da mesi. L’aspetto che ci preme sottolineare è che gli abbonamenti non sono stati completamente disattivati: a venire disattivata è solo la promozione gratuita”.


L’assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè si prepara al fornire una risposta. Al Foglio spiega: “Abbiamo dato mandato a Roma servizi per la mobilità di raccogliere le segnalazioni, stilare un resoconto preciso degli utenti che sono stati bannati ed effettuare delle verifiche per vedere se le aziende stanno effettivamente utilizzando in modo pretestuoso le regole sulle cancellazioni degli abbonamenti. Intanto le abbiamo incontrate e ci sono stati segnalati dei casi abbastanza eclatanti, di utenti che approfittano delle corse gratuite, casi in cui francamente il ban mi pare più che legittimo”. E in effetti, anche a sentire le aziende, non mancano storie molto particolari. C’è, ad esempio, la vicenda di un utente che è andato a lavoro senza chiudere il servizio, lasciando fermo per tre ore il monopattino, poi, terminata una riunione, ha comodamente ripreso il mezzo “come se fosse suo”. O ancora il caso di un signore che ha lasciato il monopattino sotto casa senza chiudere la corsa poi, dopo 4 ore, quando aveva deciso che il monopattino non gli serviva più, invece di fare una foto al parcheggio si è fatto un selfie dal letto”. Il bando d’altronde prevede che qualunque abbonato ha diritto ha 80 corse gratis a prescindere dalla durata, dal tragitto e dal numero di utilizzi in un solo giorno. Difficile dunque evitare che qualcuno possa approfittarsene. “Per evitare certi abusi – spiega l’assessore – inseriremo un limite. Stiamo ragionando sui numeri medi di una corsa sia sulla lunghezza, sia sulla durata del tragitto”. Per le bici la durata media di una corsa è di 14 minuti per 2,4 chilometri, mentre per i monopattini i chilometri sono 2,3 e il tempo medio di utilizzo è di 13 minuti. “Il limite che vorremmo inserire – spiega ancora Patanè – è un multiplo di questi numeri, ad esempio corse di massimo mezz’ora, dispiegate su un numero massimo per ciascun utente di tre corse gratuite al giorno”.