Roma Capoccia
Il Papa contro gli atti “ignobili, inaccettabili" compiuti dai russi in Ucraina
A fine dicembre l'arcivescovo maggiore di Kyiv-Halyc ha scritto una lettera a Francesco, informandolo dell'attacco missilistico più grande dall'inizio della guerra. Per la seconda volta in pochi giorni Bergoglio ha deplorato le azioni di Mosca
A fine dicembre, l’arcivescovo maggiore di Kyiv-Halyc, Sviatoslav Shevchuk, aveva scritto una lettera al Papa informandolo dell’attacco missilistico più grande su tutto il territorio ucraino dall’inizio della guerra compiuto dalle forze armate russe. Francesco ha risposto il 3 gennaio, condividendo con Shevchuk “gli stessi sentimenti di sdegno e di dolore” per atti compiuti contro la popolazione civile e le infrastrutture vitali di Kyiv. Atti che, ha detto il Pontefice, sono “ignobili, inaccettabili e non possono essere giustificate in nessun modo”. Il Papa è anche preoccupato che “in un contesto internazionale sempre più drammatico, quella in Ucraina rischi di diventare una guerra dimenticata”. L’obiettivo è sempre quello di giungere a una “pace giusta”, come più volte ribadito anche dall’inviato speciale, il cardinale Matteo Zuppi. È la seconda volta in pochi giorni che Bergoglio deplora l’operazione russa in territorio ucraino: lunedì, parlando davanti al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, aveva infatti ricordato i “quasi due anni di guerra su larga scala della Federazione russa contro l’Ucraina”.
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