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Roma capoccia

Bulgari Hotel. Posto stupendo, ottimo cocktail, ma i turisti a Roma (pure i ricchi) ciabattano

Ginevra Leganza

Non è la location a esser sbagliata, ma il brutto mondo dei clienti e degli avventori intamarriti della dolce vita romana

“Torna la dolce vita”, titolavano svergognati all’apertura del Bulgari Hotel in Piazza Augusto Imperatore. Qualche mese è passato, ed ecco: è sempre dolce la vita, sì, ma intamarrita. Bandana e borchie, lei, con alluci bianco-gesso e Timeless Chanel. È in un tête-à-tête con lui: bermuda e camicia Missoni. Chissà che si dicono. Ma a tratti ci pare di sentirlo un “famolo strano”. Però attenzione, ché non è il posto a esser sbagliato. Non il Bulgari Hotel che, fra marmi e travertini, ci sta bene – altroché! Non è sbagliato il posto, quanto il mondo. Il mondo che sbuca dagli ascensori e fa scordare Zendaya, testimonial Bulgari nonché musa di Luca Guadagnino.

Il brutto mondo dei clienti e degli avventori somigliante a tutt’altro set – e che set. Ché se vi ricordate l’episodio di Grande grosso e… Verdone – quello in cui coatto il padre, coatta la madre, coatto il figlio, se ne vanno tutt’e tre in un cinque stelle a Taormina per giocare a calcio nella hall e sfoggiare peli contropeli e tatuaggi – ecco, se lo ricordate e tenete a mente, siete già pronti per altre non meno suggestive agnizioni. Mentre beviamo il nostro cocktail Bulgari (gin, Aperol, ananas, succo d’arancia e limone: fresco e buono, 25 euro) ci passano accanto madre padre e figlio. Lanzichenecchi e dove trovarli. Il papà ha le Air Jordan, la mamma i tacchi a pois, il ragazzo è in tenuta da calcetto verde-mela (e davvero c’è Verdone nell’aria). Li trascina da qualche parte una cameriera in doppiopetto bianco, stile Fosco Scarselli (il primo miscelatore di Negroni), elegantissima. Come elegantissime sono pure le donne delle pulizie. Ragazze armate di scopa di cui le clienti del Bulgari sembrano loro le loro colf… Esagerati? Se non ci credete andateci voi. E certo beccherete la signora in t-shirt D&G (esemplare estinto fin nelle provincie meridionali ma che qui ha vita eterna: cosa non fa l’eternità di Roma!).

Ma vabbè. Sbagliato non è il posto, s’è detto. Non la musica sofisticata – con Chiara Civello che canta Via con me – e neppure il servizio dell’uomo che ci parla a voce bassa e serve da bere o quello delle ragazze in cassa con coda alta, counturing perfetto, redingote sui jeans. Sbagliato non è questo magico marmo. Quanto il mondo intorno, quello sì… E’ la dolce vita, bellezza, al tempo del tamarro (giacché l’intellettuale non fattura da quel dì: altro che cocktail Bulgari). Ed è Bulgari. Se non perle, comunque gioielli. Comunque ai porci.

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