Roma Capoccia

Dal barbiere di Caravaggio alle calze del Papa, un insolito giro per Roma

Gianluca Roselli

Nel libro della storica dell'arte e guida turistica Carolina Vincenti  il racconto di 30 esperienze alternative per gustare la città tra curiosità, sport e cucina

Catturare l’anima di Roma in 30 esperienze non convenzionali. Questo si prefigge Carolina Vincenti, autrice di Soul of Roma, guida alle 30 migliori esperienze (edizioni Jonglez), in libreria e sul web. “Per lavoro porto in giro piccoli gruppi e coppie di turisti e, a un certo punto, arriva sempre il momento consigli: "Chiedono un posto per cenare o prendere un aperitivo, o un luogo dove acquistare qualcosa di speciale. Così è nata l’idea del libro, una guida per regalare ai viaggiatori un pezzo di Roma autentica, una di quelle cose che noi facciamo abitualmente, senza pensarci, ma per il turista diventa un’azione unica e irripetibile”, racconta l’autrice, che è una storica dell’arte. 
Il libro è sfizioso anche per i romani: molti suggerimenti vi sorprenderanno e ne prenderete nota per voi stessi o quando dovrete mostrare la città a qualche amico di passaggio. E allora eccoci alla Sala da Barba Genco, la barberia più antica della città, a via dei Portoghesi, dove i maschietti possono concedersi un “godurioso trattamento di 50 minuti con acqua di rosa, crema di calendula e olio di argan”. Tra i suggerimenti per un cadeau ricordo, i taccuini personalizzati della Legatoria Artistica di Federica Mendaia. In alternativa, potete acquistare un paio di calze alla Ditta Annibale Gammarelli, negozio specializzato in abiti talari. Cosa c’è di più chic che indossare un paio di calze porpora o rosso vivo come papi e cardinali? Se poi volete dormire nel vero letto di un cardinale, potete pernottare in una delle quattro camere disponibili a Villa Medici, coi soffitti decorati dagli affreschi di Jacopo Zucchi e una vista mozzafiato. Per i turisti che vogliono fare sport, il suggerimento è andare a correre allo Stadio dei Marmi, nella pista di atletica circondata dalle 64 statue di atleti “mussoliniani”, oppure lungo le sponde del Tevere. O magari arrivare sull’Appia Antica e affittare una bici. 
Ancora: l’aperitivo perfetto con vista sulle cupole si fa alla Terrazza Borromini; il maritozzo con la panna imperdibile è da Regoli; la perfetta carbonara si gusta da Eggs; per la cacio e pepe c’è Roscioli. Più bucolica l’atmosfera a Vivi Bistrot nel parco di Villa Pamphili dove, se gradite, vi daranno un cestino da picnic per pranzare sul prato. Sorseggiare un caffè con un buon libro è possibile al Bibliobar, accanto a Castel Sant’Angelo, mentre, se volete portarvi a casa un pezzo di Trastevere, il consiglio è recarvi al Biscottificio Artigiano Innocenti e uscirne con un sacchetto di “brutti ma buoni”. Il caffè in centro è naturalmente a Sant’Eustachio, mentre per un bicchiere di vino si suggerisce Goccetto, a via dei Banchi Vecchi. Di gelaterie ce ne sono sei, di pizzerie due. Se vi piacciono i mercatini, Borghetto Flaminio per abiti e accessori e Campagna amica al Circo Massimo per i prodotti alimentari. C’è anche una dritta per visitare i Musei Vaticani senza fare la fila e due luoghi d’arte meno conosciuti ma imperdibili: Palazzo Altemps e, fuori porta, Villa Farnese. 
Per i tiratardi, il consiglio è suonare a un portone senza insegna dalle parti di via del Pellegrino: vi aprirà qualcuno e chiederà la parola d’ordine. Se la conoscete, vi si spalancherà il mondo del Jerry Thomas, uno dei migliori cocktail bar al mondo, in perfetto stile anni 20. In caso contrario, buonanotte.