Confronto tra i candidati sindaco di Roma (LaPresse)

Roma Capoccia

Domani i quattro candidati la fanno finita, ecco dove e come

Gianluca De Rosa

Michetti terrà un punto stampa a Spinaceto con Salvini, Meloni. Per Raggi, in piazza Bocca della Verità, anche Di Maio e Conte. Calenda ha scelto invece piazza del Popolo. Attivissimo Gualtieri: due eventi, con Letta a Primavalle, e con Zingaretti a San Basilio

Elezioni Roma, ecco dove chiuderanno la campagna elettorale i candidati sindaco

 

L’ultimo siluro sulla campagna elettorale della Capitale è arrivato lunedì extraraccordo. Dalle colonne della Stampa di Torino. Intervista, rumorosissima, a un ministro varesotto, il leghista Giancarlo Giorgetti. Convinto dell’inevitabile sconfitta di Enrico Michetti, Giorgetti ha fatto senza giri di parole un endorsement in piena regola a Carlo Calenda. A sei giorni dal voto. Sconquasso ovunque. Per il Pd, lo dicono per prime Monica Cirinnà e Valeria Fedeli, si tratta della dimostrazione che il leader di Azione “è di destra”. Mentre da quella parte è una corsa a smentire le parole del ministro. Convergono dichiarazioni di sostegno convinto a Michetti sia di Salvini sia di Meloni, si spende pure Silvio Berlusconi. Il fulmine a ciel sereno, alla fine, fa quasi un favore all’avvocato.

 

Il centrodestra si ricompatta e Michetti ci guadagna una chiusura di campagna elettorale insperata. Non era previsto nessun evento. Venerdì mattina, invece, Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani saranno con lui a Spinaceto. Non sarà un comizio, ma un punto stampa, ma tanto basta. D’altronde se l’avvocato, che nei sondaggi è sempre stato primo, trascinato dalla forza elettorale delle liste del centrodestra, non arrivasse al ballottaggio sarebbe un flop clamoroso. Per il resto, gli ultimi giorni della sua campagna elettorale saranno in linea con quanto visto finora: pochi incontri e qualche comparsata in tv. Ieri ha duellato a distanza con Gualtieri sulla cultura nella Capitale: lui ne parlava con il suo assessore in pectore Vittorio Sgarbi, mentre il candidato del centrosinistra dialogava con il ministro in carica Dario Franceschini. 

 

A guardare gli ultimi impegni nelle agende dei candidati la sensazione è che l’unica che ancora convinta di poter conquistare qualche voto in zona Cesarini sia Virginia Raggi. Ultimi giorni densi di appuntamenti tra mercati e quartieri di mezza Roma. Venerdì la chiusura. Nulla a che vedere con i 10mila che si riversarono in piazza del Popolo per spingerla verso il Campidoglio a pochi giorni dal primo turno del 2016, ma la grillina è comunque riuscita ad ottenere un grande successo. Alle 20 in piazza Bocca della verità ci saranno Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e buona parte dei ministri e viceministri del M5s. Prima ostacolata, poi oscurata, alla fine Raggi, forte anche del voto del web che l’ha eletta con il più alto numero di preferenze nel comitato dei garanti, si è portata dietro tutto il Movimento. E anche oltre. In questi ultimi giorni con lei c’è spesso anche il più famoso dei fuoriusciti, Alessandro Di Battista. 

 

A piazza del Popolo al suo posto ci sarà Carlo Calenda. Per lui un breve comizio e poi spazio a un concerto. Terminato tutto il leader di azione ha promesso: si taglierà i capelli. Se arrivasse al ballottaggio la sua sarebbe per durata una campagna elettorale da record: quasi un anno. Gli ultimi scampoli sono tutti dedicati alla polemica con il centrosinistra. L’ultimo capitolo è un sondaggio che circola con insistenza nelle chat Telegram nonostante la legge ne vieterebbe la diffusione a pochi giorni dal voto. “Sono numeri fantascientifici che in spregio a qualsiasi normativa il Pd sta facendo circolare su liste broadcast. Faremo esposto”, ha tuonato Calenda. Subito lo ha applaudito la Raggi: “Hai ragione, è una vergogna. Ma una cosa è certa: al ballottaggio ci andrò io”.

 

Gualtieri intanto, come un gatto, continua silenzioso, ma attivissimo. La chiusura della sua campagna l’ha pronta da tempo. Saranno addirittura due. Oggi alle 17.30 sarà con il segretario Enrico Letta a piazza Capecelatro, il cuore di Primavalle. Con loro ci sarà anche Andrea Casu, candidato dem alle supplettive per il seggio alla Camera di quel territorio. Venerdì, invece, l’evento vero e proprio. A San Basilio, il quartiere che il Pd si contende con Raggi. Con Gualtieri ci sarà il vero uomo forte nella Capitale, Nicola Zingaretti.