Il fotografo Martin Parr sarà uno dei protagonisti della mostra a Villa Medici (Ansa)

Roma Capoccia

A Villa Medici il trio delle meraviglie Parr-Cattelan-Ferrari

Giuseppe Fantasia

Da domani apre al pubblico quella che già si preannuncia come "la" mostra da vedere nella capitale, una quarantina di scatti posizionati solo in apparenza in maniera "confusa" nei giardini rinascimentali a pochi passi da Trinità dei Monti

Prima il titolo scelto: “VillaToilet MartinMedici PaperParr”. Poi i protagonisti: Martin Parr, Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari. E infine la location: Villa Medici. Da domani fino al 31ottobre prossimo, apre al pubblico quella che già si preannuncia come "la" mostra da vedere nella capitale, una quarantina di scatti posizionati solo in apparenza in maniera "confusa" nei maestosi giardini rinascimentali del complesso architettonico a pochi passi da Trinità dei Monti. Qui, nel punto più alto di Roma dove fu uccisa Messalina nel 48 d.C., dove nel 1633 soggiornò Galileo (ospite di Ferdinando II de’ Medici) e dove, quasi due secoli dopo, Napoleone Bonaparte vi trasferì l’Academie de France  vanno in scena il trash e il kitsch che nell’insieme formano un non ordinario e uno stupore senza limiti.

 

Curioso davvero il fatto che proprio Parr, nato a Epsom nel 1952, abbia per primo rappresentato assembramenti e protezioni (contro qualcosa o qualcuno) già negli anni ‘70 e ‘80, quando del Covid non vi era ancora ovviamente alcuna traccia. In molti, poi, ricorderanno la foto da lui scattata nel 2001 sulla spiaggia di Knokke–Heist, in Belgio: un signore è coperto dalla testa ai piedi, ha il viso velato, uno scafandro rosso sul corpo e nel frattempo ascolta la musica con una cuffia, sotto un cappellino bianco. Un’immagine comica e allo stesso tempo pungente, "anticipatoria" - è il caso di dirlo – un po’ come tutte le foto dell’acuto osservatore britannico già membro dell’agenzia Magnum, un vero e proprio invito a rilassarci riflettendo su quello che siamo, su come viviamo, sugli usi e i costumi che cambiano tra tendenze ed eccessi che spesso coincidono. È del 2014 l’iconica foto scattata al Mar del Plata, in Argentina, a quello che oggi in molti definirebbero “uno spaventoso assembramento”. Per colui che, senza dubbio, il re della spiaggia e dei suoi mille usi e costumi.

 

Quindi, figuriamoci cosa sarà venuto fuori dall’incontro con Cattelan e Ferrari, una cui anticipazione l’abbiamo avuta mesi fa grazie a una pellicola andata in onda su Sky Arte e dal catalogo ToiletMartin PaperParr pubblicato da Damiani che evidenziava le affinità tra questi artisti diversi per età e percorsi, ma che sono riusciti a trovare nello scherzo e nel divertimento un modo per stare insieme e creare opere serie. Da un lato ci sono le tante persone comuni ritratte nei loro tic e provincialismi più ridicoli da Parr; dall’altro c’è la parodia dissacratoria che fa implodere il linguaggio pubblicitario e della moda tratteggiata da Cattelan-Ferrari di cui sono maestri. Alle immagini proposte dall’uno, rispondono quelle scattate dagli altri e viceversa. A unirli ancora di più in questa mostra che ha la direzione artistica di Sam Stourdzé e di Cookies (Alice Grégoire e Clément Périssé, borsisti di Villa Medici), saranno il gusto per i colori saturi e brillanti, l’attitudine ludica e impertinente, una forma simpatetica di critica sociale velata di sottile ironia che daranno luogo a una conversazione visiva, a un dialogo potenzialmente senza fine. Staremo a vedere.
 

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