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All'Opera debutta la “direttrice d'orchestra” Oksana Lyniv

Mario Leone

La musicista ucraina, una vita "avvolta dalla musica". Il riconoscimento più grande per lei arriverà il 25 luglio prossimo, quando per la prima volta una donna inaugurerà il Festival di Bayreuth con “L’Olandese volante” di Richard Wagner

“Sono vissuta avvolta dalla musica. I miei genitori suonavano vari strumenti, io cantavo nel coro di voci bianche diretto da mio zio e suonavo il flauto, il pianoforte e un po’ il violino”. Lei è Oksana Lyniv, ucraina, direttrice d’orchestra, come ama essere chiamata, che sabato prossimo debutta al Teatro dell’Opera. Il suo percorso musicale sembra indirizzato verso uno strumento, lei che sin da piccola rivela una fame di musica inarrestabile, un desiderio di conoscenza mai sopito che è, ancora oggi, il tratto distintivo della sua persona. Oksana sale sul podio appena adolescente. Nel collegio di Lviv, dove la ragazza studia dai quattordici ai diciotto anni, si organizza annualmente un concerto degli studenti. Improvvisamente manca il direttore e la studentessa si ritrova sul podio con la bacchetta tra le dita. Un colpo di fulmine. Ha appena sedici anni ma scopre una totale e naturale corrispondenza con la direzione, un’empatia con i colleghi strumentisti, a suo agio nel costruire un’idea interpretativa con diverse persone. D’un tratto la vita trova un ordine e la ragazza intuisce che la direzione d’orchestra è la strada che può unire i suoi innumerevoli interessi musicali. Nel 2004 la carriera della Lyniv è a una svolta. Partecipa al primo concorso per direttori “Gustav Mahler” organizzato della  Bamberg Symphony Orchestra, vincendo il terzo premio. Poi tanti incarichi e una mai celata voglia di continuare a studiare e perfezionarsi.

 

L’incarico prestigioso è quello all’Opera di Stato Bavarese che nel 2013/2014 ha alla guida un certo Kirill Petrenko attuale direttore dei Berliner Philharmoniker. Da Petrenko impara la chiarezza e l’espressività del gesto, l’indipendenza delle braccia e la capacità di penetrare ogni partitura. Il successo della direttrice diventa di giorno in giorno crescente così come gli impegni musicali in giro per il mondo. Lavorare duramente per raggiungere tutti gli obiettivi, questo è il motto di Oksana, che nel novembre del 2020 ha ricevuto il prestigioso “Oper Awards” premio istituito dalla rivista “Oper Das Magazine” per gli artisti più significativi della scena contemporanea.

 

Ma forse il riconoscimento più grande per lei arriverà il 25 luglio prossimo, quando per la prima volta una donna inaugurerà il Festival di Bayreuth con “L’Olandese volante” di Richard Wagner. “E’ un grandissimo onore – ci dice – il Festival di Bayreuth è il massimo per un direttore. Sono consapevole che le aspettative sono enormi e avrò gli occhi di tutti puntati addosso. Ma è normale. Cento anni fa sarebbe stato impensabile per una donna dirigere a Bayreuth. In centoquarantacinque anni del Festival si sono succeduti sul podio novantadue direttori maschi e nel 2021, per la prima volta, sale una donna. Wagner ne sarebbe sicuramente contento perché era un artista fortemente emancipato e fuori dagli schemi”.

 

Proprio la musica di Wagner accompagna il suo debutto all’Opera. Del tedesco la Lyniv interpreta “Idillio di Sigfrido” che il compositore scrisse come regalo di compleanno per la sua seconda moglie, Cosima, nell’anno del loro matrimonio, seguito alla nascita del loro figlio. “Questo lavoro è molto simbolico e personale – continua la Lyniv – è una partitura autobiografica e per questo dovrebbe essere suonata in maniera intima. Allo stesso tempo però ci sono riferimenti alla grandiosità de “L’Anello del Nibelungo”. Nella seconda parte del concerto la prima Sinfonia di Ciajkovskj detta “Sogni d’inverno”. Una partitura ricca di riferimenti all’Ucraina “perché spesso il russo usava melodie della nostra tradizione popolare”. Un omaggio quindi alla terra che ha visto crescere Oksana Lyniv, alla quale l’artista dedica grande attenzione avendo fondato l’“Orchestra Sinfonica Giovanile dell’Ucraina” e il Festival internazionale di musica classica “LvivMozArt” due realtà che ogni anno valorizzano giovani artisti e un pubblico sempre più internazionale.

 

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