Luca Barbareschi ed Emmanuelle Seigner al teatro Eliseo

Cinepanettone

Giuseppe Fantasia

Tutti pazzi per Chiara Ferragni (ma che lavoro fa?) e per la stupenda (e pervestita) Emmanuelle Seigner

“E’ la mia città preferita in assoluto!”, grida Chiara Ferragni all’Auditorium Conciliazione. Che sia a Venezia come negli Stati Uniti, l’influencer più potente al mondo secondo Forbes si commuove sempre alla fine della proiezione di “Unposted”, il documentario che Elisa Amoruso ha realizzato sulla sua vita. Grande festa all’anteprima capitolina con fan in delirio sul rose carpet e millecinquecento persone all’interno tra palloncini, popcorn e bottigliette d’acqua griffate col suo nome. Lei arriva con un abito sexy e nero di Giambattista Valli, tenendo per mano il marito Fedez a cui si devono le battute più divertenti del film che conquistano la platea. “Sono la quota cinepanettone”, dirà lui su Instagram una volta fuori da quel palazzo dove il Gambero Rosso ha presentato, con aperitivi e light lunch vari, le sue guide di dolci, oli, vini e ristoranti. Dopo aver visto la mostra di foto in bianco e nero di Stefania Lippi dedicate anche a Roma, si cena al ristorante All’Oro dallo chef stellato Riccardo Di Giacinto con cannelloni di carbonara e capesante alla brace.

 

  

Dal Bolognese troviamo Emmanuelle Seigner, protagonista di “J’accuse”, il film del marito Roman Polanski. L’attrice sostiene che le italiane si vestano meglio delle francesi e a ben vedere la sua tuta jeans da meccanico e gli anfibi non lasciano spazio ad alcun dubbio. Macchine e animali, motori e musica ad hoc al museo Maxxi per il primo appuntamento di Videocittà grazie a Nico Vascellari, autore del video “Horse Power” in cui nove stuntman guidano auto facendole muovere come gli animali in cera a grandezza naturale posizionati sul cofano anteriore. Quello scenario è suggestivo e apocalittico, ma quello reale, in questa città dove girano veri cinghiali, pantegane e maiali al guinzaglio, è agghiacciante e con l’arte, purtroppo, non ha nulla a che fare.